Non sembra essere più un’opzione in fase di ristrutturazione o nuova costruzione. Causa il caldo record di giugno 2019, mese più caldo nella storia secondo il Climate Change service, servizio dell’Unione Europea, con un deciso aumento delle temperature soprattutto in Europa, i consumatori italiani, e non solo, si sono affrettati a dotarsi di condizionatori per mantenere condizioni di comfort nei propri ambienti domestici e lavorativi.
Questo ha spinto l’acquisto dei condizionatori split che - secondo le rilevazioni GfK - nel mese di giugno hanno fatto registrare numeri da record: +186% a unità e +176% a valore rispetto al giugno 2018, secondo le rilevazioni della stessa GFK nell’anno precedente. Ma non sembra trattarsi di un fatto contingente, l’aria condizionata sta diventando una necessità strutturale degli italiani. Analizzando la performance nel primo semestre del 2019 (+65% a unità e +60% a valore), si registra una forte crescita del mercato dell’Aria Condizionata sin dai primi mesi dell’anno, grazie al successo di attività promozionali fuori stagione, come dimostra il +45% registrato nel mese di gennaio.
A maggio il mercato ha invece rallentato (-16% a unità e -15% a valore) a causa delle condizioni climatiche avverse. Il vero boom delle vendite si è registrato nel mese di giugno, con ottime performance sia dei condizionatori fissi (+134% a unità) sia dei portatili (+290% a unità).
Da sottolineare come nel segmento dei condizionatori fissi la crescita sia guidata dalle classi ad alta efficienza energetica e dalla tecnologia “gas refrigerante R32”, che permette un importante risparmio e rappresenta ad oggi già il 60% del mercato