Nel caso in cui in sede di assemblea condominiale venga deliberata l’installazione di un impianto di videosorveglianza il condomino, eventualmente contrario, può evitare di pagare la quota di spese che gli spetterebbe in base alla tabella millesimale?
Rubrica a cura di AGEFIS©, Associazione Geometri Fiscalisti. www.agefis.it @AGEFIS_asso
No. La videosorveglianza, infatti, è uno di quegli impianti la cui installazione è stata liberalizzata con l’entrata in vigore della riforma del condominio (Legge, 11 dicembre 2012 n. 220, pubblicata in Gazzetta Ufficiale 17 dicembre 2012). In particolare la legge citata ha introdotto nel Codice civile un articolo ad hoc dedicato a queste installazioni, ovvero l’articolo 1122-bis che, essendo collocato quale appendice dell’articolo 1122, si delinea quale sua disposizione speciale che disciplina opere del tutto particolari con un proprio iter procedurale.
L’Articolo in parola prevede che la delibera di installazione possa essere approvata con la maggioranza semplice, ossia con l’assenso della maggioranza dei presenti che devono rappresentare almeno 500 millesimi.
Non si tratta più, quindi, di una innovazione e di conseguenza il condomino dissenziente non può evitare di partecipare alla spesa.