Durante l'Assemblea di Confedilizia è arrivata la proposta del ministro Matteo Salvini che punta a introdurre un nuovo condono edilizio per contribuire a finanziare la prossima legge di Bilancio.
La proposta, che ha suscitato un po' di malumori tra le opposizioni, prevede di sanare diverse irregolarità come ha espresso lo stesso ministro nella sua dichiarazione: "Lo dico senza ipocrisia – ha spiegato Salvini – ci sono problemi di bilancio? Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni di mezza Italia? Sì, e allora non sarebbe più saggio per quelle di piccola entità andare a sanare tutto quanto?". Ma vediamo nel dettaglio la proposta
Le irregolarità da sanare
Al di là della dichiarazione del ministro Salvini, si sa ancora poco sui dettagli ma su questa scia è intervenuto per correggere il tiro anche il ministro Tajani che ha puntato l'accento sulla rigenerazione urbana: “Si può vedere di inserire qualche aggiustamento per piccole cose fatte in violazione della legge. Si può sanare qualche piccolo lavoro, ma deve essere fatto all'interno di una strategia di rigenerazione urbana, magari anche con qualche sostegno europeo”.
Piccole irregolarità già tollerate dalla normativa vigente
In realtà quando si parla di piccole irregolarità la normativa vigente prevede già dei piccoli range di tolleranza in caso di costruzioni non conformi. Infatti, l'attuale Testo unico dell’edilizia prevede già delle tolleranze costruttive in caso, ad esempio, di mancato rispetto dell’altezza, della cubatura e di altri parametri delle singole unità immobiliari. Tutti casi che, già oggi, non costituiscono violazione edilizia entro il limite del 2% del titolo abilitativo.
Stesso discorso anche per le irregolarità geometriche e le modifiche alle finiture degli edifici, anch’esse tollerate, se "di minima entità". E ancora, anche lo spostamento degli impianti e le opere interne rientra tra le “tolleranze costruttive” e vengono dichiarate dal tecnico abilitato con un’apposita modulistica oppure con una dichiarazione asseverata nel momento della vendita o del passaggio in eredità dell’immobile.