Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato con 29 voti favorevoli e 8 contrari, la proposta di legge regionale n. 150 del 26 marzo 2024, prima firmataria la consigliera Laura Corrotti (FdI), concernente: “Modifica alla legge regionale 8 novembre 2004 n. 12, (Disposizioni in materia di definizione di illeciti edilizi) e successive modifiche”.
La proposta di legge, composta da quattro articoli, va a modificare le norme regionali sul condono edilizio del 2004, nella parte in cui sono escluse dalle opere sanabili le costruzioni realizzate in aree su cui, successivamente all’edificazione era stato apposto a un vincolo, sulla “base di leggi statali e regionali a tutela dei monumenti naturali, dei siti di importanza comunitaria e delle zone a protezione speciale non ricadenti all’interno dei piani urbanistici attuativi vigenti, nonché a tutela dei parchi e delle aree naturali protette nazionali, regionali e provinciali”.
La norma si applica esclusivamente alle pratiche ancora pendenti negli uffici comunali.
Nuovo condono edilizio? I pareri dei consiglieri
Nel corso della discussione sono intervenuti diversi consiglieri. "Siamo contrari, perché la proposta nasconde nuovo condono edilizio" ha detto Claudio Marotta (Avs). "Si segna un solco, anche rispetto a quanto deciso all'epoca dalla destra dell’allora presidente Francesco Storace. E la legge rischia di produrre effetti devastanti sul territorio. Serve disegno organico complessivo. Approvare questo condono significa andare contro tutti i dati che danno l'abusivismo già in crescita".
"Non è un condono, dà certezze ai cittadini, permette ai Comuni di concludere le pratiche aperte" ha esordito Angelo Tripodi a nome di Forza Italia. "Non andrà ad incidere sul Ptpr e mette al centro condizioni abitative dei cittadini del Lazio. Il nostro voto a favore è per rimettere al centro cittadini e Comuni del Lazio".
Contrario il gruppo M5S che attraverso l’intervento di Adriano Zuccalà ha dichiarato: "Dite di voler superare un'ingiustizia, ma queste norme sono un'ingiustizia nei confronti del paesaggio e di chi ha rispettato la legge. Avete bocciato i nostri emendamenti per mettere limiti alla possibilità di sanatoria, il nostro è un voto convintamente contrario”.
"Votiamo a favore, equità e giustizia per i cittadini del Lazio, evitate disparità di trattamento tra i cittadini" ha affermato Mario Luciano Crea (Lista Rocca). "La Vostra è una opposizione strumentale guidata da logiche politiche, si elude il contenuto della proposta di legge, non si considerano gli effetti e l'ambito di applicazione. I cittadini che hanno presentato domande di sanatoria non hanno avuto ancora risposta, questa legge permette di concludere iter".
Per Massimiliano Valeriani (PD) "giudizio ultra-negativo su questa norma perché si proteggono interessi dei grandi gruppi, basta con leggi di un solo articolo, le leggi non sono pensierini che si trovano dentro i cioccolatini”.
Secondo la consigliera Marika Rotondi (FdI) si tratta di una "proposta coraggiosa, modifica ampiamente discussa in commissione, intervento necessario per cittadini che da troppo tempo aspettavano una risposta. Porrà fine a disparità di trattamento fra cittadini, contrari a principio retroattività del vincolo. La legge è un intervento specifico e mirato a risolvere il problema, la politica deve servire a dare risposte ai cittadini che rappresentiamo, nessun ‘liberi tutto’, fantasia e argomenti inconsistenti. Il gruppo Fratelli d’Italia voterà convintamente a favore".