Oggi 2 agosto 2016 l'Assemblea regionale siciliana è convocata per dare il voto finale sul disegno di legge “Recepimento del Testo Unico in materia di edilizia, Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380”, di cui quasi tutti gli articoli - ad eccezione degli artt. 1, 14 e 17 – sono stati approvati nella seduta del 26 luglio (LEGGI TUTTO).
"L'emendamento sulla cd sanatoria delle costruzioni realizzate nella fascia costiera dei 150 metri dalla riva contiene evidenti profili di incostituzionalità pertanto è inammissibile e quindi domani non verrà discusso in Aula".
Lo ha precisato ieri il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone.
"Gli uffici dell'Ars – ha spiegato - avevano già evidenziato tali anomalie durante l'esame in Commissione Ambiente e territorio, ma l'emendamento è stato inopinatamente messo ai voti".
Con un comunicato diffuso ieri il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori ha auspicato che “l’Assemblea Regionale siciliana voglia recedere dall’intraprendere la pericolosa strada del condono viziosamente legata ad abusivismo, malaffare e criminalità e che rappresenterebbe un ennesima vergogna non solo per l’Isola, ma per l’intero Paese”.
“L’era dei condoni è ormai finita per sempre – sottolinea il Presidente del Cnappc Cappochin - così come lo deve essere quella dell’abusivismo. Dopo lo scempio delle coste e le ferite che sono state inferte ai territori e all’ambiente, il nostro Paese ha bisogno di essere messo in sicurezza, preservato attraverso un programma nazionale di salvaguardia ambientale e paesaggistica fondato su progetti di sviluppo non invasivi”.
“Serve l'approvazione di una legge urbanistica nazionale che, a differenza di quella vigente che risale al 1942, sia adeguata e consenta gli interventi che vanno nella direzione del Riuso, Rigenerazione urbana sostenibile, questa sì l’unica strada in grado di realizzare città belle, efficienti da un punto di vista energetico e funzionale, di valorizzare i territori ed i paesaggi conducendoci alla crescita economica, culturale e sociale indispensabile quanto mai all’Italia in questo momento”.
Anche il presidente della commissione Ambiente e Lavori pubblici della Camera, Ermete Realacci, ha detto la sua: “Mi auguro che l’Assemblea Regionale Siciliana respinga senza tentennamenti l’emendamento a prima firma del deputato regionale Fazio, che propone la sanatoria anche per gli abusi edilizi realizzati nella fascia dei 150 metri dalla costa. Il ministro Galletti ha ieri confermato quanto mi aveva detto di persona sull’impegno del Governo ad intervenire con una impugnativa in caso venisse approvato. Mi auguro però che l’intervento del governo nazionale non serva: una regione bella come la Sicilia non merita il disonore e la vergogna di una nuova sanatoria edilizia, che alimenterebbe l’economia illegale e rappresenterebbe un pessimo segnale per il futuro economico e civile dell’Isola”.