Il Governo Renzi ha bocciato il fascicolo del fabbricato già due anni fa. Il 10 luglio 2014 il Consiglio dei Ministri ha impugnato davanti alla Consulta la legge della Regione Puglia n. 27 del 20 maggio 2014, recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione del rischio e sicurezza delle costruzioni - Istituzione del fascicolo del fabbricato”.
Secondo il Governo una serie di norme contenute in tale legge “eccedono la competenza legislativa regionale e pongono obblighi irragionevoli a carico dei privati”, in contrasto con gli articoli 3, 117, secondo comma, lett. l) e 117, terzo comma, della Costituzione.
A seguito dell'impugnativa il Consiglio regionale della Puglia ha abrogato all’unanimità la legge regionale n. 27/2014, la quale per il Governo imponeva ai privati “oneri superflui e comunque sproporzionati ed eccessivamente gravosi, ponendosi dunque in contrasto con l’articolo 3 della Costituzione, sotto il profilo del principio di ragionevolezza, e con l’articolo 42, comma 2, della Costituzione, in quanto comporta limiti alla proprietà privata che non appaiono necessari ad assicurarne la funzione sociale”. La delibera del Consiglio dei Ministri prosegue rilevando che “la complessità e la vastità delle attestazioni richieste rispondono a finalità di vigilanza e controllo che non solo appartengono alla tipica responsabilità pubblica, ma sono pure connesse ad interessi della collettività non immediatamente riferibili alla responsabilità dei proprietari”. E il Consiglio dei Ministri così concludeva: “Le disposizioni censurate si pongono dunque in contrasto con gli articoli 3 e 97 della Costituzione, imponendo la duplicazione di accertamenti e la conservazione di informazioni e documenti già ricadenti nei compiti affidati alla Pubblica Amministrazione”.
Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha dichiarato: “Abbiamo voluto diffondere sia le motivazioni del Governo Renzi contro il fascicolo del fabbricato sia i principii stabiliti da alcune fra le tante sentenze di illegittimità nel tempo emesse, per favorire il passaggio dalla demagogia delle facili ricette (lucrose per alcuni, dannose per la collettività) all’approccio realistico e serio ai problemi della prevenzione. Un approccio già dimostrato dal neoresponsabile del progetto Casa Italia, professor Azzone, il quale ha individuato in un intervento sulle agevolazioni fiscali la prima misura da varare”.
In allegato le motivazioni integrali dell’impugnativa del Governo Renzi e i principii fissati dalla giurisprudenza sul fascicolo del fabbricato
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