“Nel prossimo triennio i nuovi adempimenti introdotti dal dl fiscale peseranno 10 miliardi su imprese e professionisti”. Lo afferma in una nota Confprofessioni Lazio, specificando che “il carico medio dei nuovi adempimenti su imprese e professionisti si attesterà sui 480 euro annui nel 2017 e sui 720 a partire dal 2018”.
Come noto, infatti, il dl Fiscale, recentemente approvato dalla Camera e ora all’esame del Senato, introduce ben 8 nuovi adempimenti per tutti i soggetti in partita Iva. In particolare, si legge nella nota, “rendendo trimestrali adempimenti oggi annuali si inflaziona ancora di più un calendario già affollato di scadenze, si aumenta il peso della burocrazia a scapito delle semplificazioni e, infine, si introduce una “tassa occulta” che paradossalmente grava su imprese e professionisti più dell’intero gettito previsto dalla manovra”. A fronte di una stima di 9,11 miliardi di nuove entrate nel triennio 2017/2020, infatti, il costo degli adempimenti nello stesso periodo viene valutato, sulla base dei parametri ministeriali, in 10,1 miliardi.
“È singolare che il costo dei nuovi adempimenti superi il gettito atteso di 1 miliardo nel triennio 2017/2020 e di ben 16 miliardi nei prossimi 10 anni – commenta Andrea Dili, Presidente di Confprofessioni Lazio – aggiungendo che “sarebbe stato meglio concentrarsi su strumenti meno onerosi per imprese e professionisti e su soluzioni meno anacronistiche e più efficaci nella lotta all’evasione”. “Non si comprende perché – conclude Dili – a fronte di provvedimenti che vanno indubbiamente nella giusta direzione (studi di settore, superammortamenti, dl lavoro autonomo, etc.), si introducano contestualmente adempimenti che accrescono il peso della burocrazia, scoraggiano gli investimenti e che, invece di combattere l’evasione, finiscono per pesare su chi le tasse le paga già”.