I lavori del pomeriggio di ieri 28 giugno del 62° Congresso degli ingegneri italiani si sono svolti sotto la conduzione di Andrea Pancani (La7) che ha dato il via al primo modulo della discussione. Claudio Gentili (Vice Direttore per il Capitale Umano di Confindustria), Vanda Lanzafame (Ministero dell’Istruzione) e Sauro Longhi (Rettore Università Politecnica Marche) hanno approfondito le criticità e le opportunità della formazione professionale, sollecitati anche dalle domande provenienti dalla platea. A seguire è stato affrontato il tema della certificazione delle competenze e delle lauree professionalizzanti. Ne hanno parlato i Presidenti Armando Zambrano (CNI), Giampiero Giovannetti (Consiglio Nazionale Periti Industriali e Periti Industriali Laureati) e Maurizio Savoncelli (Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati).
“Il 35% dei ragazzi che saranno ingegneri tra dieci anni faranno un lavoro che oggi non esiste”. Partendo da questa constatazione Gianni Massa, Vice Presidente CNI, ha introdotto lo spazio dedicato a Scintille, il format in progress divenuto ormai un classico dedicato all’ingegneria e all’innovazione. Lo strumento che consente al network dell’ingegneria di diventare il luogo in cui le idee si sovrappongono, valorizzando il sapere multidisciplinare. Di volta in volta, Massa ha introdotto gli interventi di Marco Cassini (Regista), Lorenzo Andrea Parrotta e Luca Cesaretti (Ales Tech), Leo Italiano (Sydev), Chiara Montanari (Capo spedizione Antartide e Innovation Broker Politecnico Milano)e dell’applauditissima Amalia Ercoli Finzi (Politecnico Milano). Nell’occasione si è svolta anche la premiazione del contest Scintille.
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