Si sono aperti ieri a Palermo i lavori del 61° Congresso degli Ingegneri, che traccia il bilancio di cinque anni di attività dell’attuale Consiglio Nazionale e getta le basi della piattaforma programmatica da realizzare nei prossimi anni.
L’annosa questione delle tariffe professionali ha infiammato il dibattito nella sessione mattutina dei lavori odierni. E’ accaduto nel corso dello svolgimento del modulo “Conoscenza, competitività, competenze nel mercato del futuro”, al quale hanno partecipato Angelo Ciribini (Consigliere Building Smart Italia), Francesco Paolo Lamantia (Scuola politecnica Università di Palermo), Giovanni Pitruzzella (Presidente Autorità garante della concorrenza e del mercato) e Giuseppe Santoro (Presidente Inarcassa).
PITRUZZELLA (ANTITRUST): L'ABOLIZIONE DELLE TARIFFE È IRREVERSIBILE. Sollecitato sul tema delle tariffe, Pitruzzella ha tenuto a sottolineare che sulla loro abolizione non si torna indietro. L’affermazione ha scaldato la platea dalla quale sono arrivate molte voci di dissenso e anche diverse domande allo stesso Pitruzzella, a dimostrazione del fatto che per gli ingegneri italiani – al pari di altri professionisti tecnici – l’abolizione delle tariffe rappresenta un nervo ancora scoperto. In un intervento fuori programma il Presidente del CNI Armando Zambrano ha detto: “Nessun professionista europeo attualmente ha gli obblighi ai quali sono sottoposti i professionisti italiani. Noi la riforma l’abbiamo fatta fino in fondo. Ora, non chiediamo il ripristino delle tariffe obbligatorie. Tuttavia, occorre fare una riflessione seria sulle prestazioni professionali e il corretto valore che ad esse va dato. Tutto questo a garanzia della qualità della prestazione e, quindi, delle esigenze dei committenti”.
Al di là del tema delle tariffe, Pitruzzella ha proposto una riflessione più generale sul rapporto col CNI. “Serve un confronto tra noi – ha detto -. Il mondo è cambiato radicalmente. Ci sono problemi da risolvere ma anche molte opportunità. Credo che le professioni in questo avranno un ruolo fondamentale se sapranno cambiare i loro modelli organizzativi”. La sessione di lavoro è stata caratterizzata anche da un interessante scambio tra il Presidente Inarcassa Santoro e Zambrano. Il Presidente CNI ha sollecitato Inarcassa a stringere ulteriormente il rapporto di collaborazione tra le due istituzioni, trovando una certa disponibilità.
Nella seconda parte della mattina si è tenuto anche il terzo modulo dei lavori congressuali “Ambiente, sostenibilità, territorio”, con i contributi di Lorenzo Bellicini (Direttore Cresme), Maurizio Delfanti (Dipartimento Energia Politecnico Milano) e Maurizio Tira (Presidente Centro Nazionale Studi Urbanistici).
IL RUOLO DELL'INGEGNERE E LE SUE RESPONSABILITÀ. La sessione pomeridiana della seconda giornata è stata caratterizzata da due approfondimenti sul ruolo dell'ingegneria. Nel modulo “Professione Ingegnere” si è riflettuto sulle questioni del ruolo e delle responsabilità. Donato Carlea (Provveditore Opere Pubbliche Sicilia e Calabria) ha sottolineato la necessità, per l’Italia, di fare il massimo sforzo sul terreno del dissesto idrogeologico, al fine di rendere migliore la nostra vita e di sfruttare al meglio le possibilità dell’industria del turismo. In relazione alle opere pubbliche Carlea ha insistito sull’opportunità di legare gli appalti ai progetti esecutivi, come previsto nel nuovo codice. Infine, ha condiviso la necessità di mettere al centro dell’attenzione il progetto, dando spazio però a tutti coloro che si dimostrano in grado di progettare, specialmente i giovani, liberando così energie al momento inutilizzate.
Antonino Galatà (A.D.Spea Engineering) ha spiegato cosa sono le società di ingegneria, sottolineando il loro carattere di società di capitali capaci di puntare a grandi progetti, anche all’estero. Claudio Lucidi (Componente Commissione Governativa Nuovo Codice contratti) ha insistito sulla necessità per le stazioni appaltanti di trasformarsi all’insegna della professionalità. Paola Freda (Dirigente ICT e Ingegneria Clinica AOU), infine, ha raccontato la propria esperienza nell’ingegneria applicata alla medicina, campo che, a suo avviso, meriterebbe una specializzazione universitaria.
MANIFATTURA 4.0: L’INGEGNERIA ALLA SFIDA DELL’INNOVAZIONE E DELL’EFFICIENZA. A seguire l’ultimo modulo della giornata: “Manifattura 4.0: l’ingegneria alla sfida dell’innovazione e dell’efficienza”. Gianni Potti (Presidente CNCT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici) ha affrontato un punto nevralgico. “Sono cambiati i mezzi di produzione – ha detto -, tanto per fare un esempio Uber non possiede taxi. Siamo di fronte ad un nuovo paradigma: la nuova forma di capitale è rappresentata da connettività e dati. Di recente abbiamo fatto una serie di visite in Germania e abbiamo capito che l’IT da sola non basta più. Servono cyber phisical, flessibilità e soprattutto l’uomo al centro della fabbrica. Un caso significativo è quello della Wolkswagen che ha eliminato alcuni robot per rimettere al loro posto gli uomini. Tuttop questo significa che serve un clima paese per realizzare la Fabbrica 4.0”.
Aurelio Uncini (Professore DIET Università La Sapienza Roma) ha sottolineato come su questo tema le università tedesche stiano investendo molto, mentre in Italia si fa quello che si può. “Gli ingegneri - sostiene Uncini - devono trasformare le slide in fatti. Se l’industria non si attiva, proprio pensando a casi come Uber o Amazon, rischia di essere travolta”. Infine Umberto Bertelè (School of management Politecnico Milano) si è pronunciato sulla sopravvivenza della piccola impresa in Italia: “Qualche preoccupazione ce l’ho. Il motivo è che stanno sparendo molte capofila nei diversi settori e questo rende tutto più difficile per le piccole. Nell’epoca della Manifattura 4.0 le piccole imprese possono sopravvivere ma occorre darsi da fare: non esistono garanzie ed è meglio stare attenti”.
LE INIZIATIVE FORMATIVE. Sono state presentate anche le iniziative formative del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, in particolare le borse di studio riservate ai giovani. “Negli ultimi tre anni – ha detto il Vice Presidente vicario del CNI – abbiamo dato l’opportunità a oltre sessanta giovani ingegneri di approfondire le proprie conoscenze in prestigiose realtà quali il Mit o la Nasa. Una iniziativa concreta che dà loro un’opportunità per costruire il proprio futuro e che, al tempo stesso, consente a noi di aumentare la qualità della nostra professione”.
Luigi Vinci, Presidente della Scuola superiore di formazione per l’Ingegneria, ha illustrato l’attività dell’istituzione da lui presieduta, tra cui le collaborazioni con Certing e Scintille, oltre alla Conferenza sulla Formazione Continua che nel prossimo settembre giungerà alla quarta edizione. Vinci, inoltre, ha presentato l’importante corso E-learning “La progettazione delle opere di difesa dalle alluvioni e dalle frane”.
PRESENTATO IL NUOVO ACCORDO CNI-UNI PER IL 2017. Oltre alle iniziative formative del CNI, la prima parte della mattinata è stata dedicata alla collaborazione con UNI (Ente Italiano di Normazione). A questo proposito, ha preso la parola il Presidente Armando Zambrano che si è soffermato sul nuovo accordo valido fino a tutto il 2017. “Per molto tempo – ha detto – UNI non si è avvalsa del contributo dei professionisti tecnici. Il nostro ingresso in questo importante organismo ha inteso colmare proprio questa lacuna. Ne è scaturito un concreto arricchimento realizzato attraverso la collaborazione con gli Ordini e la presenza in molte commissioni. Dal nostro punto di vista, poi, tutto questo consente di dare la corretta importanza alle norme che, se chiare e ben formulate, consentono di avere dei vantaggi rispetto agli altri paesi”.
Gli ha fatto eco Piero Torretta. “La presenza degli ingegneri – ha dichiarato il Presidente di UNI – è stata formalizzata attraverso l’ingresso del CNI. Ma oltre all’attività di governance che si realizza attraverso la presenza del Presidente Zambrano e del Vice Presidente Bonfà, il CNI ha un ruolo molto attivo e propositivo sulle singole questioni. In questo senso il suo contributo è molto importante. Da parte nostra abbiamo voluto venire incontro alle esigenze degli ingegneri italiani attraverso l’accordo con lo stesso CNI, valido per tutto il 2017, che consente loro di accedere alle norme tecniche a tariffe particolarmente agevolate”.
ZAMBRANO: “GLI INGEGNERI DEVONO ESSERE PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO DEL PAESE. HANNO LE CARTE IN REGOLA”.“Progettare il cambiamento del Paese è ciò che deve caratterizzare il nostro impegno nel prossimo futuro. Dobbiamo essere protagonisti di questo processo perché abbiamo tutte le carte in regola”. Questo il messaggio forte lanciato ieri dal Presidente del CNI Armando Zambrano, nel corso della sua relazione in occasione dell’apertura del 61° Congresso.
Zambrano ha tenuto a sottolineare come l’attuale Congresso si basi su “condivisione e professionalità dei nostri iscritti” i quali, attraverso i rappresentanti degli Ordini territoriali che hanno partecipato ai lavori precongressuali, hanno dato un contributo fondamentale per individuare ed approfondire i temi discussi in questa edizione.
Il Presidente del CNI, poi, ha fatto riferimento a questi cinque anni di attività dell’attuale Consiglio Nazionale. “Abbiamo lavorato duramente – ha detto Zambrano - in coincidenza col peggior momento della vita dei professionisti in Italia. Abbiamo dovuto fronteggiare le conseguenze dell’abolizione delle tariffe che hanno favorito il fenomeno del massimo ribasso, oltre al fenomeno delle società di ingegneria”. Poi ha aggiunto: “senza professionisti lo Stato non funziona e la nostra categoria ha i numeri per svolgere un ruolo decisivo. Negli ultimi cinque anni ci sono stati 100mila nuovi laureati in ingegneria e 10mila nuovi iscritti all’Albo. Il trend occupazionale degli ingegneri, inoltre, se si fa eccezione del settore delle costruzioni, rimane molto buono. Ma occorre utilizzare questa forza ispirandosi all’articolo 3 della legge sulle professioni che associa a queste indipendenza ed autonomia di giudizio. In questo senso la riforma del sistema ordinistico non deve essere un obbligo ma un’opportunità: un modo per rispondere al meglio alle esigenze degli iscritti e del Paese”. Ha quindi concluso così: “la battaglia dobbiamo farla tutti assieme, non solo il CNI”.
IL CONTEST SCINTILLE. “Smontare e rimontare idee per discutere della rappresentanza e del futuro degli Ordini. Guardare oltre i recinti delle competenze, senza paura della contaminazione. Scintille è uscita dall’ordinario. Questo Consiglio Nazionale, assieme agli Ordini territoriali, tramite questo progetto sta comprendendo che la vera tutela per gli iscritti è cogliere l’essenza dell’ingegneria”. Con queste parole Gianni Massa, Vice Presidente del CNI, ha presentato ieri l’ormai nota iniziativa, all’interno dello spazio dedicato che riportava come sottotitolo “idee, progettualità, linguaggi, sovrapposizioni”.
Parte integrante del progetto Scintille è il contest che premia i progetti più originali nei quali l’ingegneria si fonde con altre discipline. Quest’anno il terzo premio è andato a Erica Donarini per lo sviluppo di un modello di validazione quantitativa delle performance nell’uso della chirurgia laparoscopica 2D vs 3D. Il secondo a Lucio Tommaso De Paolis per l’Augmented Surgical Navigator, strumento a supporto della chirurgia epatica. Il vincitore del concorso è risultato Emanuele Contis col progetto Indòru – Boutique del Suono.
Sempre nell’ambito dello spazio dedicato a Scintille si è poi sviluppato il dibattito sul tema “ingegneri e futuro”. Gli interventi hanno visto protagonisti Gabriele Del Mese (Arup), Salvatore Majorana (Direttore Trasferimento Tecnologico ITT), Ugo Parodi (Ceo Mosaicoon); Andrea Pietrabissa (Direttore Chirurgia Generale II Policlinico S.Matteo PV), Roberto Spano (Sardex) e Bruno Vusini (Ceo AMC Instruments).
In precedenza i lavori congressuali si sono sviluppati attraverso il primo modulo “Innovazione e professione digitale” che ha tenuto fede al titolo ed è stato caratterizzato da una novità: la App attraverso la quale i partecipanti hanno avuto la possibilità di sottoporre ai relatori una serie di domande. Sono intervenuti Pietro Baratono (Prov.OO.PP. Lombardia e Emilia Romagna), Ilaria Lagazio (Senior Technical Sales specialist Autodesk) e Amleto Picerno Ceraso (Università Federico II Napoli).