Metodologia per la caratterizzazione dei materiali lapidei
La norma riporta una metodologia per la caratterizzazione di materiale lapideo deteriorato o in buone condizioni conservative ricorrendo alle tecniche analitiche più appropriate su campioni provenienti direttamente dall’oggetto di studio. Questo standard riporta le linee guida per l’identificazione dei metodi di indagine atti determinare le caratteristiche mineralogiche, tessiturali, fisiche, chimiche e meccaniche delle pietre naturali utilizzate in edifici e monumenti di interesse culturale. Le informazioni raccolte attraverso l’uso delle suddette metodologie sono finalizzate a definire la tipologia lapidea e valutarne le sue condizioni conservative, cosi come sono finalizzate alla comprensione ed interpretazione dei processi di deterioramento delle pietre naturali. Ove già esistenti, si fa riferimento a precedenti standard e comunque ove necessario si suggeriscono sia diverse tipologie di campioni da utilizzare, sia la necessità di applicare metodi di indagine aggiuntivi. La generalità dei metodi indicati sono del tipo distruttivo sebbene valga sempre la regola che i metodi non distruttivi, ove applicabili, sono sempre da preferire ai primi. I metodi applicabili per le analisi dei materiali lapidei possono variare in funzione degli obiettivi del lavoro che ci si prefigge, infatti questi devono essere proporzionati all’importanza dell’edificio (o dell’oggetto di studio), le sue condizioni conservative ed il suo livello di rimaneggiamento rispetto all’originale. Questo standard infine viene usato per definire il tipo, l’estensione e gli obiettivi degli esami da effettuare.In versione elettronica e cartacea