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Consiglio dei ministri: approvato il decreto-legge per l'attuazione del PNRR

L'obiettivo è di raggiungere ulteriori 8 dei 51 milestone e target il cui conseguimento è previsto, secondo il PNRR, entro il 31 dicembre prossimo. Approvate le riforme del contratto di programma Mims-Rfi e per l’accelerazione delle opere ferroviarie

giovedì 28 ottobre 2021 - Redazione Build News

chigi-palazzo

Il Consiglio dei Ministri di ieri ha approvato il decreto-legge con disposizioni urgenti per l'attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose.

L'obiettivo è di raggiungere ulteriori 8 dei 51 milestone e target il cui conseguimento è previsto, secondo il PNRR, entro il 31 dicembre prossimo.

Gli 8 obiettivi sono:

1. Fondo per la ripresa e la resilienza Italia (M1C3-22)

Il fondo è peraltro necessario a consentire il finanziamento di progetti di turismo sostenibile.

2. Garanzie per il finanziamento nel settore turistico (M1C3-24)

La disposizione prevede l’istituzione, nell’ambito del fondo di garanzia per le PMI, di una sezione speciale turismo.

3. Riconoscimento di crediti di imposta per le imprese turistiche e la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e i tour operator (M1C3-26)

La norma prevede un credito di imposta nella misura dell’80% per l’incremento dell’efficienza energetica e la riqualificazione antisismica, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione delle piscine termali e la digitalizzazione delle strutture turistiche. Sono previsti anche contributi a fondo perduto fino a 40mila euro.

4.Istituzione di un fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese (M1C3-25)

Con questo fondo si consente la concessione di contributi per interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale.

5. Modifica all’iter di approvazione dei contratti di programma (M3C1-1)

Si accelera l’iter con il quale si approvano i contratti di programma di Rfi.

6. Riforma spending review (M1C1-100)

Si rafforza il ruolo del Ministero dell’economia e delle finanze nel presidio dei processi di monitoraggio e valutazione della spesa anche per supportare le altre amministrazioni centrali.

7. Esperti per l’attuazione del PNRR (M1C1-54)

Le norme prevedono il conferimento di incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi per la realizzazione del Piano. È una norma abilitante propedeutica al conseguimento del target che sarà raggiunto con le procedure di assunzione.

8. Legge disabilità (M5C2-1)

Viene approvata una legge quadro sulla disabilità.

APPROVATE LE RIFORME DEL CONTRATTO DI PROGRAMMA MIMS-RFI E PER L’ACCELERAZIONE DELLE OPERE FERROVIARIE. Con l’approvazione del decreto legge il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alle norme che consentono di accelerare l’iter di approvazione del Contratto di programma quinquennale tra il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) e Rete ferroviaria italiana (Rfi) e di velocizzare l’iter autorizzativo di tutti i progetti ferroviari. Queste riforme, inserite tra quelle previste dal Pnrr entro la fine del 2021, si aggiungono a quelle inserite dalle Commissioni Trasporti e Ambiente della Camera nella conversione del decreto legge Infrastrutture e che riguardano la sicurezza di strade, ponti, viadotti, il piano invasi e la pianificazione strategica delle Autorità portuali.

Con l’approvazione di questi provvedimenti, il Mims completa il quadro delle riforme previste tra gli obiettivi del Pnrr di quest’anno e anticipa anche alcuni target previsti per il 2022”, spiega il Ministro Enrico Giovannini. “Siamo particolarmente soddisfatti - aggiunge il Ministro – perché tali riforme modificano in modo significativo le procedure attuali nell’ottica dell’accelerazione dell’attuazione del Piano, ma anche di progetti finanziati attraverso altre fonti, nazionali ed europee.

In particolare, la riforma che consente di accelerare l’iter di approvazione del Contratto di programma tra il Mims e Rfi, riduce a otto mesi tempi che in passato hanno richiesto anche tre anni: le fasi del nuovo iter autorizzativo sono state ridotte da 12 a 3, eliminando la ripetizione di passaggi di concertazione, ma confermando il coinvolgimento di tutte le istituzioni, compreso il Parlamento, che oggi contribuiscono al processo. L’altra riforma approvata oggi riguarda l’accelerazione degli iter di approvazione di tutti i progetti ferroviari e consente di ridurre i tempi da 11 a 6 mesi. Per conseguire tale obiettivo le procedure già utilizzate per le opere prioritarie del Pnrr vengono estese a tutte le opere ferroviarie, comprese quelle finanziate con i fondi ordinari e i fondi strutturali europei. “In questo modo si garantisce priorità a quella che viene definita ‘la cura del ferro’, prevista per i prossimi dieci anni – chiarisce il Ministro Giovannini – e che consentirà non solo di abbattere le emissioni inquinanti, ma anche di ridurre le disuguaglianze territoriali attraverso il potenziamento delle interconnessioni ferroviarie, specialmente nel Mezzogiorno, e migliorando i collegamenti con le aree interne”.

Gli emendamenti definiti nell’iter di conversione del decreto legge 121/2021 (Infrastrutture e trasporti) realizzano tre riforme previste dal Pnrr. La prima, la cui scadenza era prevista per la fine del 2021, è volta a migliorare la sicurezza sulle strade chiarendo il riparto di competenze e responsabilità tra enti locali e Anas/concessionari su ponti, viadotti, sottopassi e sovrappassi che intersecano la viabilità principale. Un decreto del Mims individuerà le opere sulle quali la manutenzione è di competenza di Anas e dei concessionari. La seconda riforma riguarda il piano invasi per l’approvvigionamento idrico ed è volta sia a semplificare il quadro normativo sia a supportare gli enti attuatori nelle diverse fasi di pianificazione degli investimenti e della realizzazione delle opere. Si tratta di una riforma la cui scadenza nel Pnrr era prevista per marzo 2022. La terza riforma riguarda la semplificazione della programmazione strategica da parte delle Autorità di Sistema Portuale. È previsto lo snellimento dei procedimenti amministrativi per l’approvazione del documento di programmazione strategica di sistema senza tuttavia ledere la possibilità di interventi e partecipazione di regioni ed enti locali, che potranno esprimersi in sede di Conferenza dei servizi. In questo caso, la riforma è stata anticipata di un anno rispetto alla scadenza di fine 2022 indicata nel Pnrr.

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