L’offerta Consip nell’ambito dei servizi per la digitalizzazione della PA si rinnova con l’attivazione dell’Accordo quadro per i servizi di “System Management” dei Centri Elaborazione Dati della PA, del valore di 500 mln/€, che può essere utilizzato anche per gli acquisti funzionali ai progetti PNRR della Missione 1 (Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura) e in particolare della Componente 1 (Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA).
L’iniziativa è diretta, infatti, all’affidamento in outsourcing dei servizi sistemistici per la gestione delle infrastrutture informatiche delle amministrazioni pubbliche. Si tratta, quindi, di attività volte a garantire la piena operatività delle infrastrutture tecnologiche dei centri elaborazione dati (CED), a mantenerne la perfetta efficienza, a garantire agli utenti la disponibilità e le prestazioni delle applicazioni installate e l’integrità dei relativi dati, nonché a fornire il supporto necessario per garantirne il costante allineamento con l’evoluzione tecnologica del mercato ICT.
L’Accordo quadro prevede come servizio base la conduzione operativa delle infrastrutture CED, la gestione quotidiana di sistemi, reti, sicurezza e il monitoraggio H24 da remoto. Sono previsti, inoltre, servizi opzionali (quali reperibilità/interventi fuori orario), e accessori (monitoraggio H24 on-site, manutenzione hardware, supporto ambienti client).
Lo strumento prevede che l’acquisizione dei servizi possa avvenire con due modalità alternative:
- Con Ordine diretto, senza rilancio del confronto competitivo fra le imprese aggiudicatarie – RTI Fastweb ed RTI Enterprise Services Italia – individuando il fornitore in base alla graduatoria di merito o, qualora il primo classificato abbia esaurito con ordini precedenti il valore contrattuale a sua disposizione, rivolgendosi al secondo classificato.
- Con Appalto specifico, con rilancio del confronto competitivo fra i tre fornitori aggiudicatari – RTI Fastweb, RTI Enterprise Services Italia, RTI Almaviva – in presenza di almeno una delle tre condizioni di seguito indicate: 1) fornitura stimata di valore superiore a 5 mln/€; 2) richiesta di servizi accessori; 3) volontà della PA di modificare le prescrizioni dell’Accordo quadro in merito a configurazione dei servizi o ai livelli di servizio e relative penali associate.