I lavori di manutenzione nel I semestre 2021 fanno registrare un valore degli acquisti di oltre 571 mln/€, +46% rispetto ai 390 mln/€ del 2020. Lo comunica Consip, ricordando che la sua offerta sul Mepa (Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione) per i lavori di manutenzione “ordinaria” e “straordinaria” – su cui da settembre 2020 (a seguito del “DL Semplificazioni) le PA possono negoziare lavori per importi fino a 5 milioni di euro – comprende 7 bandi, di cui 6 settoriali (edili; stradali, ferroviarie ed aeree; idrauliche, marittime e reti gas; impianti; ambiente e territorio; beni del patrimonio culturale) e uno dedicato alle opere specializzate (es. lavori in terra, pulizia di acque marine, lacustri e fluviali, linee telefoniche e impianti di telefonia, opere di impermeabilizzazione, impianti, etc).
È di 2,8 mld/€ il valore degli acquisti dalle PA effettuati nel 1° semestre 2021 sul Mepa – lo strumento per gli acquisti sottosoglia comunitaria, gestito da Consip per conto del Mef – con un aumento di +24% rispetto allo stesso periodo del 2020. In crescita anche i contratti conclusi, pari a 286mila (+16% rispetto ai 246mila al 30 giugno 2020). Al 30 giugno 2021, sul Mepa sono abilitate oltre 150mila imprese (140mila al 30 giugno 2020), che offrono circa 10 milioni di articoli fra beni e servizi, oltre ai lavori di manutenzione.
L’analisi sul valore degli acquisti effettuati evidenzia che il 44% dei contratti è stato concluso attraverso una Richiesta di offerta, il 41% con una Trattativa diretta e il 15% con un Ordine di acquisto a catalogo.
Il 47% dei contratti è stato concluso da Enti locali il 26% dal comparto Stato, il 18% da amministrazioni sanitarie e quasi il 9% da Università.
La maggiore richiesta è per i lavori di manutenzione (571 mln/€), seguiti da beni ICT (368 mln/€), beni sanitari (328 mln/€), servizi di Building management (212 mln/€), servizi ICT (198 mln/€).