Sono 424 – per un valore di 5,5 mld/€ – le gare bandite nel 2020 dalle pubbliche amministrazioni, utilizzando il Sistema dinamico di acquisto della PA (Sdapa), lo strumento di negoziazione messo a disposizione nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti, che consente alle amministrazioni di negoziare in modalità totalmente telematica gare sopra e sottosoglia comunitaria (i c.d. “appalti specifici”), invitando gli operatori economici abilitati (pre-qualificati) da Consip sui 22 bandi merceologici disponibili.
Il risultato segna un aumento del +117% rispetto al 2019 (quando il valore bandito era stato di 2,5 mld/€) e conferma il crescente gradimento delle amministrazioni verso uno strumento che consente grande efficienza, semplificazione e possibilità di personalizzazione dell’acquisto.
Nel corso del 2020 lo Sdapa ha facilitato il regolare svolgimento degli appalti anche nel periodo più critico dell’emergenza Covid-19. Anche grazie alla disponibilità del bando “Farmaci”, nel periodo aprile-luglio è stato bandito il 40% degli appalti specifici di tutto l’anno, per un valore pari al 54% del totale (circa 3,0 mld/€).
L’analisi di dettaglio delle gare bandite evidenzia che:
- sono state 172 le amministrazioni che hanno bandito almeno una gara sullo Sdapa nel 2020, di cui 77 Amministrazioni centrali e 95 Amministrazioni territoriali
- l’84% del valore bandito riguarda le Amministrazioni territoriali, il restante 16% le Amministrazioni centrali
- l’80% del valore bandito ha riguardato i bandi Sdapa per merceologie della Sanità, l’11% l’ICT, il restante 9% altre categorie.
Tra i maggiori utilizzatori della piattaforma sia per numero di appalti specifici sia per valore delle gare ci sono il Ministero della Difesa e il Ministero dell’Interno – nelle loro diverse articolazioni– l’Agea, il Ministero dell’Economia e Finanze, l’Inps e il Gse, ma anche molte amministrazioni locali (Aziende sanitarie, Regioni e Comuni).