È di 6,5 mld/€ il valore degli acquisti effettuati dalle amministrazioni nel 2021 sul Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa) – lo strumento per gli acquisti di importo inferiore alla soglia comunitaria, gestito da Consip per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze – con un aumento di +16% rispetto al dato 2020 (5,6 miliardi di euro).
Il numero di contratti conclusi è stato pari a 620mila e sono abilitate oltre 163mila imprese (156mila a fine 2020), che offrono un totale di 11,3 milioni di articoli fra beni e servizi, e lavori.
Rilevante il risultato sui lavori di manutenzione che registrano un valore degli acquisti della PA pari a 1,4 mld/€ (+30% rispetto agli 1,1 mld/€ del 2020), risultando l’ambito di spesa più rilevante suddiviso tra lavori edili (554 mln/€), lavori stradali, ferroviari ed aerei (350 mln/€), opere specializzate (317 mln/€) e impianti (170 mln/€).
Altre categorie merceologiche presenti sul Mepa ad elevata richiesta sono i beni e servizi ICT (1.380 mln/€), seguiti da forniture per la sanità e la ricerca (875 mln/€), servizi legati al Building management (472 mln/€), servizi ICT (451 mln/€), servizi professionali (276 mln/€), forniture di arredi (212 mln/€), servizi sociali (176 mln/€).
Per il 2022 si segnala che l’offerta Consip di lavori sul Mepa – finora limitata alla sola manutenzione “ordinaria” e “straordinaria” – è stata estesa dallo scorso 20 gennaio anche alle nuove opere.
Le Amministrazioni possono, dunque, con questo strumento, affidare lavori per importi fino a 5,38 mln/€ (soglia comunitaria prorogata fino al 30/06/2023 dal cd. DL “Semplificazioni-bis”).
Sette i bandi a disposizione, di cui sei settoriali (edili; stradali, ferroviarie ed aeree; idrauliche, marittime e reti gas; impianti; ambiente e territorio; beni del patrimonio culturale) e uno dedicato alle opere specializzate (es. lavori in terra, pulizia di acque marine, lacustri e fluviali, linee telefoniche e impianti di telefonia, opere di impermeabilizzazione, impianti di diverse tipologie, etc).