ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha pubblicato il volume “La consistenza del parco immobiliare nazionale”, realizzato dal Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica con l’obiettivo di individuare il numero e la superficie degli edifici residenziali e non residenziali esistenti in Italia, la superficie complessiva degli edifici di proprietà della pubblica amministrazione, la quota di immobili pubblici vincolati potenzialmente oggetto di deroga ai sensi delle Direttive europee e la prestazione energetica del parco immobiliare nazionale a inizio 2020.
Al fine di migliorare la conoscenza relativa al parco immobiliare pubblico, ENEA si è avvalsa della collaborazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) che, tramite il Dipartimento dell’Economia, censisce le unità immobiliari detenute dalla totalità delle Pubbliche Amministrazioni.
Lo stato della prestazione energetica degli edifici residenziali e terziari
Il Capitolo 8 della pubblicazione è dedicato inoltre all’analisi dei dati presenti sul Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (SIAPE), effettuata per individuare lo stato della prestazione energetica degli edifici a uso residenziale e terziario presenti in Italia al 1° gennaio 2020, come richiesto dalla Direttiva EPBD.
“Per stimare l’impatto dell’attuazione delle nuove Direttive e pianificare le politiche necessarie per il rispetto degli obiettivi, è stato necessario delineare in maniera più esaustiva possibile superfici e destinazioni d’uso degli immobili esistenti in Italia”, spiega Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano. “Il presente studio è pertanto finalizzato alla definizione della consistenza del parco edilizio nazionale, punto di partenza necessario per delineare gli scenari di intervento e di risparmio energetico in ottemperanza alla nuova Direttiva UE sull’efficienza energetica 2023/1791 (EED) e alla nuova Direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia 2024/1275 (EPBD)”, conclude Calabrese.
Il Green Deal e le Direttive europee
Con il Green Deal, proposto dalla Commissione nel 2019, i Paesi europei si sono impegnati a rendere l'UE climaticamente neutra entro il 2050 e a portare al 55% gli obiettivi di riduzione delle emissioni entro il 2030. Per conseguire tali obiettivi, nel 2021 è stato presentato un pacchetto legislativo noto come Pronti per il 55%, di cui sono parte integrante le rifusioni della Direttiva sulle energie rinnovabili RED (Direttiva UE 2023/2413 del 18 ottobre 2023), della Direttiva sull’efficienza energetica EED (Direttiva UE 2023/1791 del 13 settembre 2023) e della Direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia EPBD IV (Direttiva UE 2024/1275 del 24 aprile 2024).