Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, e il ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, ieri in audizione presso le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive di Camera e Senato hanno fornito i dati sugli esiti della consultazione pubblica sulla nuova Strategia energetica nazionale (SEN) al 2030.
Sono 251 i soggetti che hanno inviato 805 tra osservazioni e commenti, con particolare interesse per rinnovabili, efficienza, sicurezza e mercati energetici. Le schede riassuntive della consultazione e lo stato d'avanzamento della SEN 2017 sono online sul sito del Mise.
LISTA DELLE INFRASTRUTTURE E DEI PROGETTI DA REALIZZARE. "Accanto agli obiettivi di uscita dal carbone e sulle rinnovabili, la Sen avra' una lista delle infrastrutture e dei progetti che vanno realizzati", ha spiegato Calenda. "Se vogliamo, ad esempio, anticipare l'uscita dal carbone, servono le infrastrutture per il gas" e, allo stesso modo, "non si puo' dire 'no al carbone' ma anche 'no al gas', e 'rinnovabili si' ma non vicino casa mia perche' sono brutte'".
Occorre, ha evidenziato il ministro dello Sviluppo economico, "essere consapevoli che servono infrastrutture per la transizione energetica", e "abbiamo bisogno della collaborazione delle Regioni". La lista è necessaria "perche' sia chiaro che quando c'e' la sindrome Nimby si sta ostacolando un obiettivo del Paese".
PRODUZIONE ELETTRICA SENZA CARBONE AL 2025. "Bisogna pero' essere essere coscienti che per onorare gli impegni presi", come gli Accordi di Parigi, "serve una consapevolezza diffusa", ha dichiarato Calenda intervenendo alla presentazione del rapporto GreenItaly 2017. "Dobbiamo andare al 2025 a una produzione elettrica senza carbone ma essere consapevoli che servono infrastrutture per l'energia di transizione, che e' il gas". "Se vogliamo decarbonizzare e serve un'infrastruttura e non la vogliamo fare vuol dire che non siamo consapevoli".
Nell'audizione di ieri il titolare del Mise ha spiegato che nella Sen "non sarà previsto lo sviluppo di nuova capacità di rigassificazione, ma sarà previsto un monitoraggio" sul quadro attuale, in modo da "procedere in questa direzione se dovesse emergere l'opportunità o la possibilità di ottenere un prezzo più basso" in base a una maggiore disponibilità di rigassificazione. Nella Strategia energetica nazionale "indicheremo l'obiettivo politico di phase out dal carbone entro il 2025".
CONSUMO DEL SUOLO. Il Ministro dell'Ambienti Galletti ha annunciato che nel testo definitivo della Sen "faremo riferimento all'urgenza di approvare la norma che abbiamo ferma al Senato sul consumo del suolo. Già quella comincia a dettare regole molte precise sullo sfruttamento del suolo ancora non impermeabilizzato".
INDISPENSABILE UNA CABINA DI REGIA. "La governance sarà determinante ai fini degli effetti che potrà produrre la Strategia energetica nazionale", ha sottolineato Galletti. "La Sen oggi tocca il Mise e ministero dell'Ambiente, interagisce fortemente con Mit, Mipaaf e Mef. Diventa indispensabile una cabina di regia perché dovrà parlare con tutte le strategie ambientali. Queste si dovranno parlare e determineranno il piano strategico industriale del Paese".