E se per risparmiare bisognasse consumare più energia? Detta così potrebbe sembrare un’assurdità, ma i ricercatori della Aarhus University ne sono convinti. Il team, impegnato in un progetto volto ad identificare come un determinato utilizzo dell’energia possa tradursi in maggiori risparmi, sia in termini di Co2 sia di denaro, è arrivato alla conclusione che incrementare del 10% i consumi energetici per il riscaldamento si può tradurre in un risparmio in bolletta del 10%.
Grazie a simulazioni e modelli di calcolo avanzati i ricercatori sono riusciti a sviluppare un modello che integra i dati dei consumi energetici, il prezzo dell’energia e le emissioni nocive. Il risultato più evidente è che il risparmio non si ottiene riducendo i consumi ma gestendoli in modo intelligente, addirittura aumentandoli in certi momenti della giornata.
"Abbiamo sperimentato- ha dichiarato il professore Steffen Petersen- una gestione intelligente dei consumi energetici, allo scopo di minimizzare il costo del riscaldamento senza compromettere il comfort dell'utente. Ciò che è emerso è che si possono utilizzare grandi quantità di energia durante la notte per riscaldare la massa termica dell'edificio, dopo di che si può spegnere il riscaldamento del tutto nei picchi di mattina e durante il giorno, quando il consumo energetico totale e il prezzo dell'energia sono al loro massimo. Il risultato è che si finisce per consumare più energia ma a vantaggio delle tasche dei consumatori e anche dell’ambiente.”
Di notte l’energia costa meno e viene dalle rinnovabili
Nella maggior parte dei casi siamo abituati a spegnere il riscaldamento nelle ore notturne. Un abitudine che consente sicuramente un risparmio di energia consumata ma che non corrisponde a un risparmio dei costi e tantomeno delle emissioni nocive perché durante la notte l’energia costa meno ed è più probabile che provenga da rinnovabili.
Verso gli edifici intelligenti
La strada da seguire, secondo i ricercatori, è quello di una gestione intelligenti dei sistemi impiantistici degli edifici.
Gli edifici del futuro- ha detto Petersen- dovranno essere in grado di adattarsi automaticamente alle esigenze degli occupanti, garantendone il benessere ma anche la migliore opzione per risparmiare senza impatto ambientale.