Ammettiamolo, è raro che l'Italia primeggi nelle indagini statistiche europee. Questa volta, però, i dati Istat sul consumo di energia elettrica e sopratutto della copertura di questi con fonti rinnovabili tornano ad inorgoglirci. Secondo i risultati del settimo rapporto "Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo"- che offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano- in Italia il consumo pro capite di energia elettrica risulta inferiore alla media europea e a quello degli altri paesi di grandi dimensioni, come Regno Unito, Spagna, Germania e Francia (anno 2012).
Consumi elettrici in calo nel residenziale e nell'industria
Nel 2013 i consumi elettrici nel nostro Paese sono pari a 4.856,0 kWh per abitante. Rispetto al 2012, il consumo complessivo di energia elettrica aumenta nel settore dell’agricoltura e nel terziario mentre si riduce nell’industria e nel settore domestico.
La produzione lorda di energia elettrica registra un valore pari a 48,1 GWh per 10 mila abitanti, in flessione rispetto al 2012 (50,3).
Italia, il paese meno 'elettricamente energivoro'
Nel confronto europeo, l’Italia mostra valori inferiori alla media dei 28 paesi, mentre Francia e Germania segnalano livelli di produzione superiori (anno 2012). A livello territoriale, nel 2013 la produzione scende in tutte le ripartizioni, con ritmi piu? marcati al Centro e nel Mezzogiorno.
Più di un terzo dell'energia elettrica da fonti rinnovabili
La notizia migliore arriva, come già accennato, dal fronte delle rinnovabili. Continua infatti ad aumentare la quota del consumo interno lordo di energia elettrica coperta da fonti rinnovabili, pari al 33,7% nel 2013 (+6,8 punti percentuali rispetto al 2012).
Bene l'eolico nel Mezzogiorno, stabili le biomasse
Nella distribuzione territoriale delle fonti rinnovabili, prevalgono l’apporto idrico nelle regioni montuose e la fonte eolica nel Mezzogiorno; lo sviluppo della produzione elettrica da biomasse risulta invece sostanzialmente uniforme sul territorio nazionale, mentre la Toscana e? la sola regione a produrre energia geotermica. Il confronto con i 28 paesi dell’Ue evidenzia per l’Italia valori superiori sia rispetto alla media, sia rispetto a quelli di Germania, Francia e Regno Unito (anno 2012).