Censimento e monitoraggio costante delle aree dismesse in tutto il territorio, la ricognizione dei programmi regionali già operativi e la loro conseguente integrazione, e nuovi strumenti normativi per incentivare e semplificare il recupero e la bonifica di aree dismesse: sono questi i tre aspetti principali del provvedimento approvato dalla Giunta regionale lombarda, su proposta dell'assessore al Territorio, Urbanistica e Protezione civile.
Si tratta del primo atto concreto in direzione del nostro obiettivo principale - ha commentato l'Assessore - che è quello di arrivare all'azzeramento totale del consumo di suolo nella nostra regione nei prossimi anni. Tutti i provvedimenti approvati oggi vanno nella stessa direzione, ossia rendere più conveniente e più facile il recupero di aree dismesse e la ristrutturazione e il recupero di vecchi edifici, piuttosto che costruire ex novo. Oggi diventiamo ufficialmente la regione apripista a livello nazionale nella rigenerazione urbana, grazie a misure che configurano per la prima volta una strategia unitaria e integrata di indirizzo.
In particolare la delibera approvata ieri prevede un sistema di rilevamento e monitoraggio delle cosiddette "aree della rigenerazione", cioè le "aree dismesse, da bonificare, degradate, inutilizzate e sottoutilizzate", mettendo a disposizione dei Comuni anche un sistema online per la raccolta delle informazioni e per il loro continuo aggiornamento. Informazioni che serviranno anche ai Comuni stessi per predisporre le Carte del consumo di suolo de Piani generali territoriali (PGT).
RICERCA DI FINANZIAMENTI. Nel testo si prevede una ricognizione dei principali piani e programmi regionali di settore e dei bandi di finanziamento utili ad incoraggiare la rigenerazione urbana, in modo da arrivare a una loro integrazione a livello regionale, svolgendo nel caso anche un ruolo di regìa e di coordinamento degli Enti coinvolti a vario titolo. A questo proposito, Regione Lombardia aiuterà concretamente i Comuni dal punto di vista formativo, della ricerca di finanziamenti (anche europei), della ricerca attiva di investitori interessati alle opere di riqualificazione un'incentivazione dei processi attribuendo incrementi volumetrici o di superficie, e riducendo oneri e costi.
Questo insieme di aiuti - spiega ancora l'Assessore - soprattutto se applicati simultaneamente renderà decisamente più appetibile il riutilizzo e la rigenerazione del territorio. Per quanto riguarda invece l'aspetto economico, mi attiverò personalmente presso il Governo centrale per reperire le risorse necessarie.
La delibera odierna propone poi alcuni suggerimenti per i Comuni in modo che possano introdurre nei rispettivi PGT ulteriori misure di semplificazione e di incentivazione - aggiunge l'assessore regionale - in particolare, localizzare uffici e funzioni di interesse pubblico preferibilmente nelle aree della rigenerazione, in modo che possano fungere da volani di attrattività e rinnovamento; privilegiare gli interventi nelle aree già dotate di infrastrutture, e incoraggiare il riuso anche temporaneo del patrimonio edilizio esistente, individuando infine un unico responsabile dell'amministrazione a cui i soggetti possano far riferimento in tutte le fasi del procedimento.