Oggi, nell’ambito della prima edizione del Festival delle Città Metropolitane organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica a Reggio Calabria, viene presentato uno strumento per ottenere dati circostanziati a livello nazionale sull’uso e la qualità del suolo, a grande dettaglio e con la possibilità di confronto su date e aree diverse.
Si tratta di un prototipo di “Suolo Monitor” - in attesa del lancio della piattaforma, accessibile da chiunque via internet, che avverrà in autunno – che consiste in un’applicazione geospaziale, disponibile online, che permetterà di effettuare analisi dettagliate sull’uso del suolo a livello nazionale.
Suolo Monitor è stato sviluppato dal centro di ricerca CRISP (Università di Napoli Federico II e CNR) con la collaborazione di Ispra, di Geosolutions e dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.
COME FUNZIONA. L’utente potrà selezionare una o più porzioni di territorio (delimitandole autonomamente o usufruendo di divisioni predefinite, corrispondenti ad esempio ai territori regionali, provinciali e comunali) e ottenere dati come i tassi e l’incidenza della copertura e dell’impermeabilizzazione, lo sprawl (che misura la dispersione insediativa), la compattezza degli insediamenti, le mappe di frammentazione del territorio rurale rispetto a quello urbano, la qualità dell’uso agricolo dei suoli nel corso degli anni e dei decenni.
La possibilità di selezionare più porzioni di territorio, anche discontinue, permette di effettuare dei confronti, mentre quella di avvalersi di ricerche su date diverse consente di osservare l’evoluzione dell’uso del suolo nei territori scelti. Lo strumento è sviluppato attraverso dati ma anche mappe, che ne aumentano la fruibilità e aiutano a comprendere le dinamiche territoriali relative all’impermeabilizzazione, alla dispersione insediativa, all’uso dei suoli.
SUPPORTO PER GLI ENTI LOCALI E I TECNICI. Suolo Monitor fornirà un supporto operativo direttamente a chi pianifica il territorio, dunque amministratori comunali e regionali e tecnici, che avranno la possibilità di effettuare scelte sul territorio e tra i territori al fine di mitigare il consumo di suolo, riconducendolo a un’ottica più sostenibile. Si potrà sapere, ad esempio, quali sono gli ambienti rurali più integri e quindi da salvaguardare e quelli già compromessi da un uso meno attento nel corso degli anni e si potrà osservare la dinamica dell’uso agricolo dei suoli.