La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha dato parere favorevole, ma condizionato all’accoglimento di una serie di richieste e di emendamenti, sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative al decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, di attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha evidenziato la necessità che vengano apportate alcune modifiche all’art.2 “Definizioni” del d.lgs. 102/2014, al fine di evitare problemi interpretativi nell’attuazione dello stesso.
CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE NEGLI EDIFICI PLURI-UNITÀ. Inoltre, secondo le Regioni occorre che vengano approfonditi alcuni elementi evidenziati nell’istruttoria tecnica sull’art.9 “Misurazione e fatturazione dei consumi energetici” che tratta della contabilizzazione del calore negli edifici pluri-unità. Nell’articolato si ritiene che non siano ben definite le tipologie di contatori (di fornitura, condominiale, individuale) e sia confusa la definizione di “chi deve fare cosa”. Le modifiche apportate cercano di risolvere queste problematiche.
CRITICITÀ IN ALCUNI CONDOMINI A SEGUITO DELL’INSTALLAZIONE DI SISTEMI DI TERMOREGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE. La Conferenza delle Regioni ha inoltre richiamato l'attenzione sulla criticità emersa in alcuni condomini a seguito dell’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione in applicazione della norma UNI 10200, nella ripartizione delle spese per il riscaldamento. Si evidenzia, in particolare, l’impossibilità di introdurre all’interno della norma la previsione di coefficienti correttivi non previsti né nella Direttiva 27/2012 né nella normativa nazionale (art.26 legge 10/91) che, viceversa, si basano sul principio che la contabilizzazione dei consumi vada effettuata sulla base del prelievo effettivo (a tal proposito si veda la nota tecnica inviata da Fiopa in data 1 luglio 2015 prot. n° 581/15). Secondo le Regioni tale criticità può essere superata solo con un intervento normativo di livello nazionale, non rientrando peraltro nella competenza delle regioni la possibilità di modificare le norme del Codice Civile.
MODIFICARE LA DISCIPLINA DELLE SANZIONI. Infine, la Conferenza chiede che vengano apportate alcune modifiche all’art.16 “Sanzioni” del d.lgs. 102/2014, al fine di adeguarlo alle modifiche apportate all’art.9 e per assegnare le sanzioni al singolo condomino e non al condominio.
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