Rispondendo in Commissione Attività produttive della Camera al question time a prima firma del vicepresidente Davide Crippa (M5S), il ministero dello Sviluppo economico ha annunciato che a breve partiranno dei controlli periodici sui contatori dell'elettricità per verificare le esatte misure, anche se almeno 30 milioni di essi non sono certificati o omologati.
Nel quesito si chiedeva ragione della procedura d'infrazione aperta dall'Unione europea all'Italia a febbraio sui contatori non a norma: in sostanza 40 milioni di utenti riceveranno a settembre nella bolletta elettrica la specifica dei costi per oneri di sistema, senza che i contatori installati permettano di rilevare con esattezza e verificare tale dato. Parliamo del 22% dell'ammontare del prezzo della bolletta. Una situazione causata dai ritardi del ministero a recepire la direttiva europea del 2004 e soprattutto alla non omologazione dei contatori.
CONTROLLI RANDOM. Per il ministero la soluzione è far partire controlli random, che dovrebbero essere operativi nelle prossime settimane, dopo la pubblicazione in Gazzetta di un regolamento attuativo.
In Destinazione Italia nel 2013 - commenta Crippa - sono stati approvati emendamenti del M5S (articolo 1-6 quater e successivi) per far sì che fossero disponibili i dati puntuali per tutti i consumatori e per assicurare che il controllore non coincida con il controllato.
RISPOSTA DI DE VINCENTI. IL Ministero ricorda che la stessa direttiva europea, consente il mantenimento in servizio dei contatori installati anteriormente alla sua decorrenza e che le notizie disponibili ed i controlli comunque effettuati anche per iniziativa dell'Autorità di regolazione di settore in tutti i casi in cui tali controlli sono stati comunque richiesti dagli utenti, non avevano e non hanno confermato il rischio di generalizzate situazioni di malfunzionamento dei contatori stessi e di diffusi errori di misura.L’iter di definizione ed adozione del predetto regolamento si è rivelato particolarmente complesso, prima per l'esigenza di valutarne e approfondirne i contenuti con tutte le parti interessate (il provvedimento è stato sottoposto a valutazione di impatto della regolazione sia con le associazioni degli operatori interessati che con le associazioni dei consumatori rappresentate nel CNCU) e poi per la necessità di acquisire in merito il parere del Consiglio di Stato e adempiere alla procedura di comunicazione preventiva alla Commissione europea prevista per tutte le normative di carattere tecnico ed attendere il conseguente periodo di astensione dall'adozione.
L'attività di verificazione e di controllo consente, oltre all'accertamento documentale della corrispondenza dello strumento da verificare al modello approvato dall'Organismo Notificato, per i contatori più recenti, anche la verifica del corretto funzionamento nonché il mantenimento nel tempo dell'affidabilità metrologica, per tutti i contatori comunque in servizio.