Il 10 dicembre scorso i funzionari dell'Antitrust hanno eseguito una serie di ispezioni nelle sedi di Enel e di Enel Distribuzione, nonché delle società collegate Enel Energia ed Enel Italia, nell'ambito dell'istruttoria aperta per accertare eventuali condotte abusive del gruppo Enel nel settore dei servizi di monitoraggio dei consumi elettrici (c.d. smart metering).
Il procedimento riguarda l’ipotesi di un abuso di posizione dominante da parte di Enel: il 9 marzo scorso la società AEM Acotel Engineering and Manufacturing ha segnalato all’Autorità alcune condotte poste in essere dalla società Enel Distribuzione nel settore della rilevazione avanzata e messa a disposizione dei propri dati di consumo elettrico ai clienti finali, in presunta violazione della normativa antitrust. La denuncia è stata successivamente più volte integrata, da ultimo in data 27 novembre 2015.
Secondo il segnalante, Enel Distribuzione avrebbe posto in essere diversi comportamenti con il fine specifico di ostacolare, con varie modalità, l’operatività di Acotel nel mercato innovativo dei servizi di smart metering elettrico.
LE CARATTERISTICHE DEI SERVIZI DI SMART METERING. “I servizi di smart.metering elettrico – ricorda l'Antitrust nel provvedimento - si distinguono dai tradizionali servizi di misura offerti a fini di fatturazione in quanto consistono nella rilevazione dei dati di consumo – informazioni di proprietà dell’utente stesso - con una frequenza elevata (quantomeno oraria) e nella loro messa a disposizione del cliente medesimo, in genere previo invio ad una piattaforma centralizzata nella quale i dati possono essere opportunamente rielaborati. In questo senso, la direttiva europea sull’efficienza energetica (n. 2012/27/UE) definisce uno “smart.metering system” come un “sistema elettronico in grado di misurare il consumo di energia, fornendo maggiori informazioni rispetto ad un dispositivo convenzionale, e di trasmettere e ricevere dati utilizzando una forma di comunicazione elettronica”.
Da queste rielaborazioni l’utente può in primo luogo ricavare informazioni utili per adeguare le proprie modalità di consumo e improntarle ad una maggiore efficienza, ad esempio attraverso una migliore gestione delle apparecchiature che consumano elettricità. In secondo luogo, l’utente può lasciare che il proprio dato di consumo sia utilizzato da soggetti terzi, che organizzino per lui ad esempio dei sistemi automatizzati di programmazione dell’utilizzo dei suoi apparecchi (c.d. domotica).
CONSULTAZIONE AEEGSI. L’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) ha di recente condotto un processo di consultazione relativo alle modalità di messa a disposizione dei dati di consumo elettrico per i clienti finali in bassa tensione, nell’ambito del quale è stata effettuata una ricognizione delle soluzioni tecnologiche disponibili e ritenute adatte allo scopo. In particolare, accanto a soluzioni tecniche per la rilevazione dei dati di consumo quali quelle utilizzate dal segnalante, basate su un “dispositivo accoppiato al misuratore in grado di rilevare il lampeggio led” (c.d. “led-based device”) già presenti sul mercato, l’AEEGSI ha rilevato anche l’esistenza di soluzioni tecniche differenti, che, per la rilevazione del dato, utilizzano un “dispositivo posto in casa del cliente e collegato al misuratore attraverso la linea elettrica” (c.d. “in-home device”), allo stato rappresentate da un solo dispositivo a tecnologia proprietaria di Enel Distribuzione, denominato “Smart.Info”.
IL SISTEMA ATTUALE IN ITALIA SI BASA SU CONTATORI ELETTRONICI DI PRIMA GENERAZIONE. L'Antitrust osserva che “il sistema di misura ad oggi presente in Italia è basato su contatori elettronici di prima generazione che non presentano le caratteristiche di separazione delle risorse di comunicazione, interoperabilità con dispositivi di terze parti e multi-canalità che saranno disponibili solo a seguito della sostituzione dell’attuale parco contatori con quelli c.d. di seconda generazione.
Ne deriva che nel breve e medio periodo, per l’estrazione di dati di consumo in tempo reale e di maggiore granularità rispetto alle misure utilizzate per la telegestione e il conseguente sviluppo dei connessi servizi di smart.metering elettrico, appare indispensabile l’utilizzo di soluzioni tecnologiche/dispositivi specifici ulteriori rispetto agli attuali misuratori; in particolare, al momento, e fino alla effettiva sostituzione dell’attuale parco contatori, l’input essenziale per la definizione di un’offerta al pubblico di servizi di monitoraggio dei consumi elettrici, costituito dal dato di consumo del cliente finale, può essere ottenuto unicamente mediante meccanismi di rilevazione del led in virtù di un accoppiamento ottico del contatore, oppure mediante l’utilizzo di tecnologia proprietaria del distributore”.