L’Ance – Associazione nazionale dei costruttori edili - ha aggiornato il dossier con cui fornisce un quadro delle norme introdotte dalle Regioni contro il consumo di suolo e per la rigenerazione urbana.
L’aggiornamento al 15 febbraio 2018 dà conto della nuova legge sul governo del territorio dell’Emilia Romagna (LR 24/2017), incentrata proprio sui principi del contenimento del consumo del suolo e della rigenerazione urbana, nonché delle modifiche alla norma del Friuli (art. 39 bis LR 19/2009) in tema di valorizzazione del patrimonio edilizio esistente che oltretutto consente la continuità temporale con la scadenza del Piano casa regionale (20 dicembre 2017).
Premesso che non si è tenuto conto delle disposizioni regionali “straordinarie” emanate in attuazione dell’Accordo Stato-Regioni 1° aprile 2009 (Piano casa) ancora efficaci, la situazione normativa attuale può essere così brevemente sintetizzata:
- Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Toscana, Prov. Trento, Umbria, Veneto: sono presenti normative organiche sul contenimento del consumo di suolo e/o sulla rigenerazione del patrimonio edilizio esistente nell’ambito di leggi specifiche ovvero nella leggi regionali sul governo del territorio;
- Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Puglia, Prov. Bolzano, Sardegna: sono presenti norme sul contenimento del consumo di suolo ovvero sulla rigenerazione del patrimonio edilizio esistente; si sottolinea che in Puglia la LR 26/2014 “Disposizioni per favorire l’accesso dei giovani all’agricoltura e contrastare l’abbandono e il consumo dei suoli agricoli. Istituzione della banca della Terra di Puglia” è prevalentemente incentrata sull’incentivazione all’attività agricola;
- Basilicata, Campania, Piemonte, Valle d’Aosta: il contenimento del consumo di suolo è presente come principio, unitamente in alcuni casi a singole norme relative alla riqualificazione urbana.