L'Agenzia delle Entrate ha aggiornato la guida della collana “l’Agenzia informa” sul contenzioso tributario. Il restyling si è reso necessario per adeguare le informazioni alle nuove disposizioni sul processo tributario telematico, in vigore per i giudizi instaurati, in primo e in secondo grado, con ricorso notificato a partire dal 1° luglio 2019. È ora obbligatorio notificare il ricorso e l’appello tramite posta elettronica certificata e di costituirsi in giudizio con modalità telematiche, tramite l’applicativo “PTT”(Processo Tributario Telematico).
LE LITI TRIBUTARIE: DALL’AVVIO DEL PROCESSO ALL’ESECUZIONE DELLA SENTENZA. La pubblicazione spiega, con un linguaggio semplice, le disposizioni fondamentali che regolano il contenzioso tributario e le sue varie fasi:
- dall’avvio del procedimento, che avviene con la notifica del ricorso all’ufficio che ha emesso l’atto contestato, alla costituzione in giudizio del ricorrente, che entro 30 giorni deve depositare il ricorso alla segreteria della commissione tributaria
- dalla discussione del ricorso alla pubblicazione della sentenza e alle modalità di impugnazione della stessa.
Nella guida, inoltre, informazioni dettagliate sul pagamento del contributo unificato, che ha sostituito la vecchia imposta di bollo e il cui importo varia, a seconda del valore della lite, dai 30 ai 1.500 euro. Per le liti il cui valore non è determinabile, il contributo è stato stabilito in 120 euro.
In chiaro, infine, le regole sulla richiesta di sospensione dell’atto impugnato alla commissione tributaria competente, che da qualche anno si può richiedere anche nei gradi successivi al primo, e quelle sulla sospensione degli effetti della sentenza, qualora sussistano “gravi e fondati motivi”.
IL PROCESSO TRIBUTARIO TELEMATICO. La novità sostanziale di questa versione della guida è rappresentata, comunque, dal contenzioso telematico, attivo su tutto il territorio nazionale dal 15 luglio 2017. Come si ricorderà, è stato avviato, anche se solo in alcune regioni, il 1° dicembre 2015 e, dopo una fase sperimentale, è stato esteso a tutte le commissioni tributarie.
L’uso degli strumenti informatici e telematici nell’ambito del processo tributario, finora facoltativo, diventa obbligatorio per i giudizi instaurati, in primo e secondo grado, con ricorsi e appelli notificati a partire dal 1° luglio 2019, come previsto dall’articolo 16 del decreto legge n. 119/2018.
Pertanto, a partire da tale data, è necessario notificare questi atti tramite posta elettronica certificata e costituirsi in giudizio in via telematica, tramite “PTT”, un’applicazione messa a punto dal Dipartimento delle Finanze. Questo obbligo non sussiste, tuttavia, per i contribuenti che possono stare in giudizio senza assistenza tecnica, nelle controversie di valore non superiore a 3mila euro. Per essi la modalità telematica della notifica e del deposito resta facoltativa.
Per depositare il ricorso, l’appello e gli altri atti processuali in modalità telematica è necessario prima registrarsi all’applicativo PTT del Sistema Informativo della Giustizia Tributaria (S.I.Gi.T). Per la registrazione bisogna avere una casella di posta elettronica certificata (PEC) e una firma digitale valida. Dopo essersi registrati è possibile accedere all’applicazione e trasmettere gli atti e i documenti che andranno a formare il fascicolo processuale informatico, consultabile on line dal giudice e dalle parti del processo (contribuenti, professionisti, enti impositori e agenti della riscossione).
Al Sistema Informativo della Giustizia Tributaria si può accedere dal portale della Giustizia Tributaria (www.giustiziatributaria.gov.it), sul quale vengono pubblicate tutte le informazioni sulla fruibilità del servizio.
In allegato la guida