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Continua il maltempo in Emilia Romagna: esonda il fiume Lamone

Dopo un periodo di grave siccità continuano le piogge nella pianura bolognese. Allerta rossa per criticità idrogeologica fino a mezzanotte

mercoledì 3 maggio 2023 - Redazione Build News

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È appena esondato il fiume Lamone, monitorato speciale in queste ultime 24 ore di piogge ininterrotte in Emilia Romagna. Sono oltre 250 gli evacuati nella zona, un centinaio solo nel territorio di Faenza a causa dell'esondazione dell'acqua nel punto di confluenza del Marzeno con il Lamone. 

Criticità, sempre in provincia di Ravenna, anche per la rottura dell'argine del fiume Sillaro. Invece in provincia di Bologna è in corso un intervento dei vigili del fuoco per il crollo di un'abitazione a causa di uno smottamento. Nei comuni delle aree interessate dal maltempo le scuole sono state chiuse per precauzione e c'è allerta anche per la possibile piena del fiume Montone. Intanto la piena del Senio ha raggiunto il centro di Castel Bolognese, comune in provincia di Ravenna. Sospesa infine la circolazione ferroviaria in alcune zone dell'Emilia-Romagna.

Le piogge incessanti di queste ore che hanno causato anche una vittima nel bolognese, travolta dalle acque del Senio esondato, fanno seguito a un periodo di grave siccità che ha interessato nei mesi scorsi tutta l'area della pianura bolognese.

Gli effetti dei cambiamenti climatici, infatti, che negli ultimi anni comporta lunghi periodi di siccità interrotti da precipitazioni intense concentrate in brevi periodi aumentano il rischio e le conseguenze disastrose legate al dissesto idrogeologico. Ma quali sono le cause principali del dissesto idrogeologico nel nostro Paese? Le cause del dissesto idrogeologico, esacerbate dai cambiamenti climatici, sono riconducibili principalmente alla morfologia del territorio italiano e alla tipologia di bacini d’acqua presenti e all’attività antropica. Hanno aggravato nel tempo la portata del dissesto i fenomeni di deforestazione e cementificazione.

Il dissesto idrogeologico in Italia

Secondo l'ultimo Rapporto sul Dissesto Idrogeologico curato dall’ISPRA nel 2021, gli edifici situati in aree che rischiano il dissesto idrogeologico in Italia sono più di 565mila e quasi 12.000 i beni culturali. I 2/3 delle frane registrate in Europa hanno interessato il nostro Paese, con più di 620.000 frane censite. Secondo la Mosaicatura nazionale della pericolosità idraulica, invece, in Italia le aree più esposte al pericolo coprono 12.405 km2, con altri 25.398 km2 a pericolosità media.

Per mitigare i fenomeni siccitosi, il Governo ha recentemente approvato un Decreto che tra le altre cose introduce la figura del Commissario straordinario e istituita un Cabina di Regia, ne abbiamo parlato insieme a Marco Casini Segretario generale dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Centrale. Per approfondire leggi anche: "Decreto siccità: le principali novità in un'intervista a Marco Casini".

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