Il contatore delle fonti rinnovabili non fotovoltaiche ha indicato, lo scorso 31 luglio, un costo indicativo medio di 4,866 miliardi di euro. Tale ammontare va confrontato con il tetto di 5,8 miliardi di euro, ed è in aumento rispetto al mese precedente (+101 € mln), principalmente per i segnali di riduzione del prezzo dell'energia. Il presente aggiornamento include anche l'onere relativo al registro per gli impianti alimentati a biogas, la cui graduatoria è stata pubblicata dal GSE il giorno 8 luglio 2019.
Nel contatore rientrano gli oneri d'incentivazione riguardanti gli impianti CIP6 (quota rinnovabile), l'incentivo sostitutivo dei Certificati Verdi e le Tariffe Onnicomprensive(DM 18/12/2008), gli impianti incentivati mediante il Conto Energia per il solare termodinamico e quelli in esercizio ai sensi del DM 6/7/2012 e del DM 23/6/2016 (FER non fotovoltaiche).
CONTO TERMICO, AGGIORNATO IL CONTATORE AL 1°AGOSTO 2019. Il GSE ha anche aggiornato sulla sua homepage il Contatore del Conto Termico (D.M. 28/12/12 e D.M. 16/02/2016) che consente di monitorare l'andamento degli incentivi impegnati attraverso questo meccanismo che supporta la realizzazione di interventi di efficienza energetica e impianti termici alimentati a fonti rinnovabili presso privati e pubbliche amministrazioni.
Dall'avvio del meccanismo ad oggi sono pervenute circa 236 mila richieste di incentivi, alle quali corrisponde un ammontare di incentivi impegnati di 649 milioni, di cui 171 milioni per interventi realizzati dalla pubblica amministrazione e 478 milioni per interventi realizzati da privati.
L'impegno di spesa per il 2019 del Conto Termico ammonta complessivamente a 228 milioni, con un incremento di 18 milioni rispetto al mese precedente per effetto delle nuove richieste ammesse agli incentivi per le quali è previsto il pagamento dei corrispettivi nell'anno in corso. L'impegno di spesa per il 2019 è rivolto per 169 milioni ad interventi realizzati da privati e 59 milioni ad interventi realizzati dalla PA di cui 34 mediante prenotazione. I tre importi di incentivi impegnati sono compatibili con i limiti di spesa annui previsti per privati, PA e prenotazioni nel meccanismo pari rispettivamente a 700, 200 e 100 mln.