Attualità

Contrasto al consumo di suolo, pubblicato il decreto del MASE. Al via la programmazione

Regioni e Province autonome potranno ora avanzare le prime ipotesi di intervento in vista dell’apertura ufficiale delle richieste di finanziamento. Il Fondo per il contrasto al consumo di suolo stanzia 160 milioni di euro

giovedì 6 marzo 2025 - Alessandro Giraudi

consumo-suolo

Al via la fase istruttoria e di programmazione degli interventi di rinaturalizzazione dei suoli degradati in ambito urbano e periurbano: sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica è pubblicato il decreto ministeriale sul Fondo per il contrasto al consumo di suolo (istituito con la Legge di bilancio 2023), che stanzia 160 milioni di euro.

“Rigenerare le aree compromesse significa investire nel futuro del territorio, migliorando la qualità ambientale e la sicurezza delle nostre città”, ha dichiarato il Viceministro Vannia Gava.

Regioni e Province autonome potranno ora avanzare le prime ipotesi di intervento in vista dell’apertura ufficiale delle richieste di finanziamento.

Il decreto

Il DM n. 2 del 02.01.2025 (in allegato), registrato dalla Corte dei Conti, fissa i criteri di riparto del Fondo da 160 milioni di euro. Le risorse saranno impiegate per la programmazione ed il finanziamento di interventi per la rinaturalizzazione di suoli degradati o in via di degrado, in ambito urbano e periurbano.

Per la ripartizione delle risorse sono stati considerati parametri quali la superficie territoriale investita dalle problematiche ambientali, la popolazione residente e la densità di suolo consumato.

La modalità di programmazione degli interventi prevede la stipula di accordi di programma tra le Direzioni generali regionali e la Direzione del MASE competenti in materia di consumo di suolo: ciò consentirà di effettuare in tempi rapidi le modifiche e gli aggiornamenti che dovessero rendersi necessari. La programmazione degli interventi prevede il coinvolgimento attivo di tutti gli enti territoriali coinvolti.

Si prevede una prima e importante fase di valutazione di ammissibilità operata dalle regioni sulla base delle richieste di finanziamento avanzate dai rispettivi enti locali, e una seconda fase di istruttoria tecnica da parte delle Autorità di bacino distrettuali e una terza fase di verifica della significatività ambientale da parte del MASE con il supporto tecnico-scientifico di ISPRA.

Gli interventi di recupero

Gli interventi di recupero all’interno dei perimetri cittadini hanno l’obiettivo principale di “rinaturalizzare” suoli degradati, per restituire loro le funzioni naturali che erano anche quelle di contenimento ed equilibrio dei sistemi di deflusso delle acque meteoriche la cui compromissione può produrre tragedie legate al dissesto idrogeologico.

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