Con le firme del vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Riccardo Nencini e dei rappresentanti delle maggiori organizzazioni nazionali della proprietà edilizia e dei conduttori, si è raggiunto stamane a Roma, presso il Mit, l’accordo per la nuova ‘Convenzione Nazionale’ sui contratti di locazione.
Con la firma di oggi si concludono i lavori del tavolo tecnico promosso dal vice Ministro. Il tavolo era stato costituito al fine di aggiornare la Convenzione (di cui all’art. 4, comma 1 della legge 431/1998 che individua i criteri generali per la definizione dei canoni, anche in relazione alla durata dei contratti, alla rendita catastale e ad altri criteri oggettivi, nonché delle modalità per garantire particolari esigenze delle parti). La necessità è stata quella di individuare criteri base per la determinazione dei canoni dei contratti di locazione nella contrattazione territoriale. Inoltre, per definire i canoni effettivi, vengono individuati, quali elementi centrali, la tipologia dell’alloggio, lo stato manutentivo, le pertinenze e la presenza di spazi comuni. Particolare rilievo è stato dato alla locazione per studenti e alla locazione temporanea, che si configurano come elementi caratteristici di una società in trasformazione.
“Con l'accordo di oggi – ha dichiarato il vice Ministro Nencini a margine dell'incontro - abbiamo fatto un buon lavoro per il bene dell’Italia. Sono trascorsi 13 anni dall’ultima versione della ‘Convenzione Nazionale’ ed occorreva dare risposte alle fasce sociali più in difficoltà. Non è stato semplice”. “La prima complicazione – ha proseguito Nencini – riguarda il fatto che la convenzione è stata rinnovata decisamente fuori tempo massimo, l’ultima reca la firma del Ministero nei primissimi anni Duemila”. Riferendosi alla disciplina, ha proseguito: “L’aggiornamento del testo era necessario in un momento in cui la società civile è profondamente cambiata. Sono estremamente rilevanti le criticità emerse nel settore dell’abitare e in quello della locazione temporanea e per studenti”. “Il crescente limite ad accedere alla proprietà edilizia, le difficoltà che anche le classi sociali intermedie stanno incontrando a sostenere canoni di libero mercato e l’insufficiente disponibilità di Edilizia Residenziale Pubblica restituisce, ad una aggiornata disciplina delle locazioni, un ruolo di ‘volano’ ma anche di rinnovata e sensibile attenzione dell’Organo Pubblico competente in materia” – ha concluso il vice Ministro.