Il Consiglio dei Ministri n. 61 dell'11 Giugno 2019 ha deciso di impugnare dinanzi alla Corte costituzionale la legge della Regione Toscana n. 18 del 16 aprile 2019, recante “Disposizioni per la qualità del lavoro e per la valorizzazione della buona impresa negli appalti di lavori, forniture e servizi. Disposizioni organizzative in materia di procedure di affidamento di lavori. Modifiche alla l.r.38/2007”.
Secondo il Governo una norma riguardante i contratti pubblici “viola i principi di libera concorrenza e di non discriminazione, invadendo la competenza esclusiva statale in materia di tutela della concorrenza, di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione”.
Il CdM n. 61 di ieri ha anche deciso l'impugnazione della legge della Regione Toscana n. 17 del 16 aprile 2019, recante “Documento unico di regolarità contributiva. Modifiche alla l.r. 40/2009”, in quanto una norma, riguardante l’acquisizione del documento unico di regolarità contributiva delle imprese, secondo il Governo “incide sulla 'tutela della concorrenza', materia riservata alla competenza statale dall’art. 117, secondo comma, lett. e), della Costituzione”.