Dopo quattro quadrimestri consecutivi, nell’ultimo scorcio del 2018 – rileva l'Anac - rallenta il mercato dei contratti pubblici. Nell’ultimo quadrimestre dell’anno scorso, rispetto allo stesso periodo del 2017, gli appalti banditi hanno registrato un aumento dal punto di vista quantitativo (+4,8%) ma una diminuzione dell’importo globale (-21,4%).
Non è da escludere che sulla frenata del settore, registrata fra settembre e dicembre, possa aver contribuito la prospettata incertezza normativa.
A pesare in termini negativi è soprattutto il calo rilevato nel settore ordinario dalle forniture (-54%), dovuto in particolare ad appalti di durata pluriennale banditi da soggetti aggregatori e centrali di committenza nell’anno precedente (tab. 2b, pag. 7). Un dato confermato indirettamente anche dalla flessione degli appalti di grande entità (tab. 3, pag. 11): scendono infatti sia quelli compresi fra 5 e 25 milioni di euro (-26,6%) che quelli superiori a 25 milioni (-40,8%). Continuano a crescere invece gli appalti di taglia medio-piccola: +4,7% per la fascia 40-150mila euro, +10% per quella compresa fra 150mila e 1 milione di euro. In crescita anche il settore dei lavori, passati nel periodo di riferimento da 5,7 a 7,2 miliardi (+26,9%).
Malgrado il risultato negativo dell’ultimo quadrimestre, nel complesso il mercato degli appalti nel 2018 ha comunque fatto registrare un risultato migliore del 2017, con una crescita di oltre 7 miliardi in più (+5,3%).
In allegato il Rapporto Quadrimestrale sett. - dic. 2018