Sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna - parte seconda - n. 11 del 11 gennaio 2019, è pubblicata la Deliberazione dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna 20 dicembre 2018, n. 186, recante “Disciplina del contributo di costruzione ai sensi del titolo III della Legge Regionale 30 luglio 2013, n. 15 “Semplificazione della disciplina edilizia”, in attuazione degli articoli 16 e 19 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”.(Proposta della Giunta regionale in data 16 luglio 2018, n. 1136)”.
Dopo 20 anni, e due consigli regionali, anche l’Emilia-Romagna ha aggiornato gli oneri di urbanizzazione (il tributo pagato dalle imprese edili ai Comuni, ndr). La vecchia delibera, risalente al 1998, è stata superata. L’adeguamento era stato previsto a valle della nuova legge urbanistica e ne segue i principi, ponendo in primo piano la disincentivazione del consumo di suolo e la valorizzazione della rigenerazione urbana. La nuova disciplina sugli oneri di urbanizzazione differenzia infatti fra chi rigenera da chi costruisce consumando suolo.
I NUOVI ONERI. Nello specifico: gli oneri di urbanizzazione raddoppieranno per gli interventi di nuova costruzione al di fuori del territorio urbanizzato. Per tutti gli altri interventi l’aumento degli oneri si fermerà al 20%. Questo ad eccezione del sottoinsieme degli interventi di rigenerazione urbana che godranno di uno sconto del 35%. In pratica, gli oneri di urbanizzazione per chi non consuma nuovo suolo scenderanno del 22%. I Comuni hanno però la facoltà di aumentare e diminuire gli oneri di un 15%, in più o in meno. Possono inoltre aumentare o diminuire di una classe la classificazione del territorio di pertinenza (che viene calcolata in base alla posizione del Comune, alla distanza dalla via Emilia, al numero di abitanti e altro).
Altre novità della delibera riguardano i contributi per opere e impianti non destinati alla residenza, i criteri omogenei per il calcolo del contributo straordinario e il metodo di calcolo per il costo di costruzione, che sarà ancorato al prezzo di mercato stilato dall’Omi, la banca dati delle quotazioni immobiliari i cui numeri sono stilati dall’Agenzia delle Entrate.
I Comuni avranno tempo per recepire la delibera regionale fino al 30 settembre 2019. Al termine di questo periodo la norma entrerà subito in vigore. La Regione, come per la legge Urbanistica, si è impegnata a effettuare un monitoraggio per correggere eventuali anomalie.
La nuova Deliberazione – IN ALLEGATO – è in vigore dallo scorso 11 gennaio.