Accertare la sussistenza delle misure di sicurezza, salute e igiene sui luoghi di lavoro e la regolarità dei rapporti professionali in essere. Queste le finalità principali dell’operazione avviata in questi giorni dal Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Treviso, con la collaborazione dell’Arma Territoriale. Coinvolto prevalentemente il settore dell’edilizia ma anche quelli del commercio e dell’agricoltura.
L’attività ispettiva, di natura ordinaria e tecnica ha permesso di adottare nel settore dell’edilizia 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale su un totale 11 aziende ispezionate e complessivamente sono state irrogate sanzioni per circa 230 mila euro.
In un cantiere di Mogliano Veneto due ditte stavano impiegando due lavoratori in totale carenza previdenziale ed assicurativa e quindi “in nero” mentre una terza veniva sospesa per gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, riguardante il pericolo di cadute verso il vuoto. Anche un quarto cantiere edile, operante nel Comune di Tarzo, veniva sospeso per l’impiego di un lavoratore in “nero”. Sospeso inoltre per lo stesso motivo un salone parrucchiere di Castelfranco Veneto e un esercizio commerciale di Casale Sul Sile dove sono state riscontrate gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolare non risultava redatto il Documento di Valutazione dei Rischi.
Nel settore del commercio sono sanzionate cinque aziende per gravi violazioni in materia di igiene e sicurezza tra le quali l’omessa formazione dei lavoratori e l’omessa vigilanza sull’utilizzo dei Dpi. Nel settore agricolo infine nel Comune di Susegana un’azienda è stata sospesa per gravi violazioni in materia di sicurezza che per l’impiego di un lavoratore in nero.