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Controllo tecnologico dello stato di salute degli edifici: il sistema SHM presentato a Milano

Connesso al cloud, il sistema è costituito da una rete di sensori di alta qualità per monitorare i parametri strutturali critici

mercoledì 3 maggio 2017 - Redazione Build News

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Per la prima volta – anche se “sul campo” è attivo da cinque anni – è stato presentato ieri al pubblico nella sede Assoedilizia di Milano un nuovo sistema di monitoraggio tecnologico in tempo reale dello stato di “salute” delle strutture di un edificio come di qualsiasi costruzione, dal viadotto alla galleria.

Il sistema è stato messo a punto da Safe Certified Structure (SCS), una società di ingegneria che si avvale del contributo di alcuni ingegneri strutturisti italiani di chiara fama a livello internazionale con il supporto di AXA, IBM e STMicroelectronics, colosso franco-italiano con sede a Ginevra (Svizzera), per la produzione di componenti microelettronici.

Tale sistema si rivela nettamente più efficiente, economico e meno invasivo degli attuali sistemi di monitoraggio che prevedono prove di carico, analisi dinamiche ed altre prove in situ, completate ed integrate da analisi numeriche caratterizzate da diversi livelli di complessità e dalla valutazione esperta di un tecnico abilitato. Tali attività risultano generalmente propedeutiche al rilascio del CIS (Certificato di Idoneità Statica) previsto dal Regolamento Edilizio del Comune di Milano, nei confronti del quale Assoedilizia ha presentato ricorso al TAR.

I sistemi di monitoraggio (Structural Health Monitoring o SHM) proposti da SCS sono costituiti da una rete di sensori di alta qualità (accelerometri, inclinometri, sensori di pressione, fessurimetri) per monitorare i parametri strutturali critici. SHM è connesso al cloud per l’acquisizione, la elaborazione e la conservazione dei dati, che vengono confrontati in tempo reale con i risultati attesi dal modello matematico della struttura, per rilevare grazie all’utilizzo di algoritmi avanzati qualsiasi debolezza nella qualità della costruzione. Controllare costantemente il profilo di rischio della struttura monitorata consente l’allocazione più efficiente delle risorse per la manutenzione e riparazione, generando importanti risparmi nella gestione della proprietà. Inoltre, per garantire un elevato standard di sicurezza, chiamate di emergenza sono automaticamente attivate quando vengono raggiunte le soglie di allarme predeterminate dal tecnico di fiducia della proprietà.

I sistemi proposti possono essere inizialmente utilizzati dagli ingegneri nelle fasi di redazione ed ottenimento del CIS, per poi essere utilizzati per l’effettiva diagnosi delle prestazioni della struttura nel tempo, e in particolare per una diagnosi proattiva e predittiva, che suggerendo gli opportuni interventi di manutenzione sia anche capace di sviluppare importanti innovazioni nelle politiche assicurative della proprietà.

L’esperienza fatta nell’ultimo anno su una serie di importanti strutture autostradali, la maturità raggiunta dalla tecnologia, i costi allineati alla capacità di spesa dei condomini e la capacità di rapida crescita garantita dai partner industriali rendono il sistema SCS immediatamente fruibile su larga scala per mantenere sotto costante controllo in maniera semplice, efficace ed economica la sicurezza residua di un edificio.

Ne hanno parlato nelle sale strapiene dell’associazione dei proprietari immobiliari, alla presenza di esperti e rappresentanti delle categorie professionali. Vasto il parterre di autorità, fra cui il presidente di Arac, l’Agenzia regionale Lombarda anti corruzione, Adriana Garammone, il sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia Gustavo Cioppa.

Presenti fra gli altri l’ing. Riccardo Pellegatta già presidente del Collegio degli ingegneri e degli architetti di Milano, l’ing. Donatella Guzzoni presidente di ATE Associazione dei tecnologi dell’edilizia.

Dopo il saluto introduttivo del Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici che ha inoltre concluso i lavori, sono intervenuti il Prof. Giuseppe Mancini, il Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso la Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino “Principi di monitoraggio e attività di standardizzazione in ambito Eurocodici”; l’ Ing. Andrea Cuomo, Executive Vice President, STMicroelectronics NV “Dispositivi di nuova generazione per rendere tecnicamente ed economicamente vantaggioso il monitoraggio delle strutture edilizie su larga scala”; il Prof. Gian Michele Calvi, Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni, IUSS di Pavia “Applicazione del monitoraggio di base per gli edifici in ambito sismico”; il Prof. Paolo Riva, Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Università di Bergamo “Illustrazione del sistema per il monitoraggio diffuso di edifici per il controllo statico”; il Prof. Arch. Alberico Barbiano di Belgiojoso, Emerito Ordinario di progettazione architettonica presso il Politecnico di Milano “Il controllo e il monitoraggio dei sistemi edilizi e della qualità urbana”; l’ Ing. Carlo Valtolina, già presidente del Collegio degli Ingegneri e degli Architetti di Milano “Osservazioni sul collaudo statico degli edifici”.

“Il monitoraggio strutturale del costruito è tema di attualità “in considerazione del panorama regionale e nazionale che privilegia la riqualificazione urbana, nell’ottica del contenimento del consumo di suolo ed in considerazione anche dei gravi eventi sismici che hanno colpito l’Italia” ha detto il sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia Gustavo Cioppa a margine del convegno.

Il convegno è stata anche l’occasione per affrontare questioni ad esso connesse. Quali, ad esempio, la proposta avanzata dal mondo assicurativo di istituzione di un’assicurazione obbligatoria anticalamità; che suscita non poche perplessità in quanto intesa quale ulteriore tassa sull’immobile.

Ma è soprattutto l’aspetto prevenzione che ha suscitato interesse. Essendo il sistema in grado di seguire giorno per giorno lo “stato di salute” di un edificio, è possibile intervenire prima della comparsa della “malattia” – grave danno o addirittura crollo – con notevoli vantaggi economici, che diventano anche culturali qualora interessino monumenti ed edifici antichi e storici e, in tema di rigenerazione urbana, il sistema è in grado di offrire utili valutazioni sulla scelta di abbattere oppure ristrutturare, incidendo sulla qualità urbana della città.

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