Dopo il rifiuto da parte di LegaCoop, annunciato nei giorni scorsi, di versare ulteriore denaro nelle casse di Coop Costruzioni, i dipendenti hanno indetto uno sciopero di 40 ore.
Fibo, la finanziaria di Legacoop Bologna, ha già, in diverse forme, messo sul piatto del salvataggio del colosso dell’edilizia 40 milioni di euro. “Una promessa già adempiuta”, taglia corto la presidente di Legacoop, Rita Ghedini.
Ghedini ricorda che il contributo dato a Coop Costruzioni “è stato ingente” e un nuovo intervento “non è all’ordine del giorno”. Il tema, semmai, sottolinea Ghedini, è capire se Coop Costruzioni “ha le condizioni di mercato per dare continuità alla propria attività”. Insomma, la coop edile deve farcela con le sue forze. Eppure i sindacati ricordano che l'impegno a ricollocare il personale (oggi gli addetti sono circa 340 in cassa integrazione straordinaria fino a agosto dell'anno prossimo) non si sarebbe ancora concretizzato.
Le lavoratrici e i lavoratori di Coop costruzioni- si legge nella nota congiunta di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Bologna- ribadiscono la necessità di utilizzare ammortizzatori sociali più estesi possibili, chiedendo all'azienda l'estensione della mobilità volontaria per tutti, con il criterio esclusivo della non opposizione. Al fine di sostenere queste rivendicazioni, l'assemblea ha confermato un pacchetto di 40 ore di sciopero e il relativo stato di agitazione: le prime quattro ore si svolgeranno il 9 novembre di pomeriggio, con presidio davanti alla città metropolitana, e ulteriori quattro ore il 16 novembre. In mancanza di risposte soddisfacenti, verranno decise ulteriori mobilitazioni a supporto della vertenza.