In occasione della COP 21 di Parigi è stata ufficializzata la nascita del Global Solar Council, associazione mondiale del fotovoltaico, che riunisce 17 associazioni nazionali e internazionali, con l'obiettivo di "unificare il settore, condividere le migliori pratiche e accelerare lo sviluppo del mercato a livello globale".
Alla presidenza del Gsc è stato eletto Bruce Douglas (a.d. di SolarPower Europe), affiancato da cinque co-presidenti: Gianni Chianetta (direttore Relazioni internazionali di Italia Solare), Gongshan Zhu (Asian PV Industry Association), Jifan Gao (China PV Industry Association), Pranav Mehta (National Solar Energy Federation of India) e José Donoso (Unión Española Fotovoltaica). Segretario generale del Gsc è John Smirnow, segretario Eitan Parnass (Green Energy Association of Israel).
"Oggi il settore del solare si è unito per combattere il cambiamento climatico, c'è accordo sul fatto che il solare possa diventare la principale fonte per la generazione elettrica", ha dichiarato Douglas. Per quanto riguarda il nostro Paese, Chianetta ha precisato che il suo impegno “sarà quello di portare a livello internazionale la voce di migliaia di operatori italiani del FV che hanno il diritto di crescere in un quadro normativo ed economico favorevole, nonché di tutelare gli oltre 600.000 proprietari di impianti FV che troppo spesso subiscono ingiusti provvedimenti".
I messaggi-chiave
Sono tre i messaggi chiave che si vogliono trasmettere, spiega il Gsc in una nota: il solare è una delle fonti elettriche più economiche a livello globale, i prezzi continuano a scendere rapidamente e oggi è un modo economicamente conveniente per contrastare il cambiamento climatico; il solare è la forma più versatile di generazione, può essere impiegata in qualsiasi parte del mondo per fornire elettricità, ha un enorme potenziale di riduzione della povertà e di elettrificazione delle zone rurali e ha il più alto indice di sostegno da parte dei cittadini rispetto a qualsiasi altra tecnologia di generazione; per evitare di oltrepassare i 2°C nell'aumento delle temperature globali è necessario accelerare in modo deciso lo sviluppo del solare: è sicuramente possibile raggiungere una media del 10% sul totale dell'energia prodotta nel 2030 rispetto a meno dell'1% di oggi se si creano le giuste condizioni di mercato.