Dopo la ratifica dell’accordo sul clima di Parigi da parte dell’Europarlamento, avvenuta lo scorso 4 ottobre, arriva un altro ok, quello della commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera che ha dato il via libera all’unanimità al parere al Ddl del Governo per la ratifica nazionale degli accordi della COP 21.
Braga: necessaria una roadmap climatica
“Il risultato di oggi è molto importante perché permette un iter rapido alla legge di ratifica degli accordi sul CLIMA, raggiunti alla Cop21, in corso di esame del Parlamento“, commenta Chiara Braga, deputata e responsabile nazionale Ambiente del Partito Democratico, relatrice del parere al Ddl di ratifica degli Accordi di Parigi per la VIII Commissione Ambiente di Montecitorio. “Come relatrice del parere – aggiunge Braga – ho proposto al Governo di assumere, anche in vista del prossimo appuntamento della Cop22 di Marrakech, un’impegnativa ‘roadmap climatica’ prevedendo, già a partire dal prossimo disegno di legge di bilancio, in fase di predisposizione, misure atte a garantire il perseguimento degli obiettivi fissati a livello internazionale dal richiamato Accordo, sia rivedendo la Strategia energetica per il Sistema Italia che si muova nella prospettiva di tali obiettivi anche in vista dei target per il CLIMA e l’energia al 2030 fissati dall’Unione Europea”.
Realacci: ora in Bilancio misure green economy
"È importante che l'Italia abbia avviato la ratifica dell'Accordo sul Clima raggiunto a Parigi prima della imminente COP22 di Marrakech, come abbiamo più volte chiesto anche per dare maggiore forza e credibilità all'azione del nostro Paese"- ha commentato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori pubblici della Camera, sul parere favorevole espresso dalla medesima Commissione sul ddl di ratifica dell'Accordo di Parigi. "Nel parere sul ddl di ratifica dell'Accordo di Parigi, proposto dalla collega Braga e approvato all'unanimità - prosegue Realacci -, la Commissione da me presieduta ha chiesto con forza che il Governo inserisca già nella Legge di Bilancio misure adeguate a raggiungere gli obiettivi dell'intesa sul clima, riveda una Strategia Energetica Nazionale ormai invecchiata e palesemente inadeguata agli impegni sottoscritti a Parigi e che si faccia promotore, in sede europea, di politiche e impegni da parte dei vari Stati membri adeguati al raggiungimento degli obiettivi stabiliti per l'Europa dall'Accordo".