Nella Gazzetta Ufficiale n. 76 di ieri 22 marzo è stato pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”.
Il provvedimento dispone la chiusura delle attività produttive non essenziali. Le attività professionali non sono sospese. Sono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell'allegato 1. Restano aperte, tra l'altro, le attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche; le attività professionali, scientifiche e tecniche.
Le disposizioni del decreto producono effetto dalla data del 23 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020. Le stesse si applicano, cumulativamente a quelle di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020 nonche' a quelle previste dall'ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020 i cui termini di efficacia, gia' fissati al 25 marzo 2020, sono entrambi prorogati al 3 aprile 2020.
In allegato il DPCM 22 marzo 2020
NUOVA ORDINANZA SU SPOSTAMENTI. Sempre nella Gazzetta Ufficiale di ieri è stata pubblicata l'ordinanza del 22 marzo 2020 adottata congiuntamente dal ministro della Salute e dal ministro dell'Interno, che fa divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.
L'ordinanza rimarrà efficace fino all'entrata in vigore di un nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, di cui all'articolo 3 del decreto legge numero 6 del 23 febbraio 2020.
"Sono giorni cruciali. Bisogna ridurre al minimo gli spostamenti - ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, commentando la nuova ordinanza -. Chi da domani non andrà più al lavoro è essenziale che resti a casa e aiuti così tutti quelli che devono continuare a lavorare. È fondamentale che ciascuno faccia la propria parte".
In allegato l'ordinanza
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