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Coronavirus, restrizioni prorogate fino al 3 maggio. L'industria del legno inserita tra le attività consentite

È in Gazzetta Ufficiale il nuovo DPCM 10 aprile 2020 che proroga le restrizioni fino al 3 maggio. Da oggi 14 aprile è consentita l’apertura delle cartolerie, delle librerie e dei negozi di vestiti per bambini e neonati. Inserite tra le attività produttive consentite la silvicoltura e l'industria del legno

martedì 14 aprile 2020 - Redazione Build News

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Nella Gazzetta ufficiale Serie Generale n.97 del 11 aprile 2020 è stato pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”.

Con questo nuovo Dpcm vengono prorogate fino al 3 maggio le misure restrittive sin qui adottate per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.

A partire da oggi 14 aprile è consentita l’apertura delle cartolerie, delle librerie e dei negozi di vestiti per bambini e neonati e vengono inserite tra le attività produttive consentite la silvicoltura e l'industria del legno.

Sono autorizzati alla riapertura anche il commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini e articoli di profumeria, gli esercizi non specializzati di computer, i rivenditori di periferiche, apparecchiature per le telecomunicazioni, elettronica audio e video ed elettrodomestici. Via libera, infine, per gli esercizi specializzati per prodotti medicali e ortopedici, al commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia, ferramenta e lavanderie.

Oltre all'aggiornamento delle attività alle quali è consentita la riapertura, il Dpcm prevede anche misure di prevenzione, al fine di evitare che la graduale ripresa delle attività porti a una ripresa dei contagi. Tutti gli esercizi commerciali dovranno quindi assicurare il mantenimento nelle loro attività del distanziamento sociale; dovranno garantire pulizia e igiene ambientale almeno due volte al giorno e in funzione dell'orario di apertura.

Sarà obbligatorio, infine, l'uso di mascherine nei luoghi chiusi e in tutte le fasi lavorative ove non sia possibile osservare il distanziamento sociale, nonché l'utilizzo dei guanti usa e getta. Inoltre, gli accessi agli esercizi commerciali dovranno essere scaglionati attraverso un ampliamento delle fasce orarie, e consentendo l'entrata di una sola persona alla volta con un massimo di due operatori nei locali fino a 40 metri quadrati.

Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 14 aprile 2020 e sono efficaci fino al 3 maggio 2020.

“Una decisione difficile ma una decisione necessaria di cui naturalmente mi assumo tutta la responsabilità politica. E’ una decisione che ho assunto dopo diversi incontri tenuti con la squadra dei Ministri, con gli esperti del nostro comitato tecnico-scientifico, con le Regioni, le Province e i Comuni, con i sindacati, il mondo delle imprese, dell'industria, con le associazioni di categoria”, ha detto il Presidente Conte in conferenza stampa.

“Il comitato tecnico-scientifico ci ha dato una conferma: i segnali della curva epidemiologica sono incoraggianti. Ci sono evidenti indicazioni che le misure di contenimento sin qui adottate dal Governo stanno dando dei frutti, ma proprio per questo non possiamo vanificare gli sforzi fin qui compiuti”. “Dobbiamo compiere questo ulteriore sforzo. Dobbiamo continuare a rispettare le regole anche in questi giorni di festa. Dobbiamo continuare a mantenere le distanze sociali”, ha proseguito Conte.

Per quanto riguarda la c.d “fase 2”, il premier ha dichiarato che il Governo è già al lavoro per far ripartire il sistema produttivo attraverso un programma articolato che poggia su due pilastri: l'istituzione di un gruppo di lavoro di esperti e il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il Comitato, guidato da Vittorio Colao e composto da esperti in materia economica e sociale, avrà il compito, di concerto con il Comitato tecnico-scientifico, di elaborare le misure necessarie per una ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive, anche attraverso l’individuazione di nuovi modelli organizzativi e relazionali, che tengano conto delle esigenze di contenimento e prevenzione dell’emergenza.

In allegato il Dpcm 10 aprile 2020

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