L'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha emanato il Comunicato del Presidente del 14 gennaio 2025, riguardante l’impatto del decreto legislativo 31 dicembre 2024, n. 209 (“decreto correttivo”) sulle clausole del Bando-tipo n. 1/2023.
Cambiato il quadro normativo di riferimento
“Le clausole del Bando-tipo n. 1/2023, relativo all’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari di importo superiore alle soglie europee con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, sono state redatte tenendo conto del quadro normativo vigente al momento dell’approvazione dell’atto, disposta con la delibera n. 309 del 27 giugno 2023.
Il quadro normativo di riferimento ha subito significative modifiche a seguito dell’entrata in vigore, in data 31 dicembre 2024, del “decreto correttivo”, che ha novellato diverse disposizioni del codice dei contratti pubblici richiamate dal Bando-tipo n. 1/2023.
Conseguentemente, come chiarito nella Relazione illustrativa che accompagna tale atto, nel caso in cui le sopravvenute modifiche o integrazioni normative incidano su una clausola del Bando-tipo, la stessa dovrà intendersi sostituita dalle nuove disposizioni, nelle more dell’aggiornamento del Bando-tipo medesimo”, precisa l'Anac.
Anac avvia la revisione delle clausole del Bando-tipo n. 1
“In tal caso, sarà sufficiente giustificare la disapplicazione della clausola del Bando-tipo facendo riferimento alla sopravvenuta disposizione del “decreto correttivo” applicabile al suo posto nel caso di specie.
Consapevole della necessità di mettere a disposizione degli Stakeholders, con la massima tempestività, uno strumento aggiornato alle più recenti modifiche normative, l’Autorità ha già avviato l’attività di revisione delle clausole del Bando-tipo n. 1/2023 alla luce del d.lgs. 31 dicembre 2024, n. 209”, conclude l'Anac nel Comunicato del Presidente del 14 gennaio 2025.