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Correttivo al Codice Appalti, CNA e Confartigianato: “Penalizza le piccole imprese”

Il correttivo “rappresenta un’occasione preziosa per sfruttare il potenziale del mercato degli appalti pubblici ma permangono significative criticità che ostacolano la piena apertura del mercato alle piccole imprese”

mercoledì 27 novembre 2024 - Redazione Build News

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Il correttivo al codice degli appalti pubblici rappresenta un’occasione preziosa per sfruttare il potenziale del mercato degli appalti pubblici ma permangono “significative criticità che ostacolano la piena apertura del mercato alle piccole imprese”. È quanto hanno sottolineato CNA e Confartigianato nel corso dell’audizione in Commissione ambiente alla Camera.

Tutele lavoristiche

Nel merito, CNA e Confartigianato ritengono che vada rivista la modifica sulle tutele lavoristiche, in quanto il concetto di equivalenza tra CCNL deve tener conto di ulteriori elementi qualificanti presenti nei contratti collettivi dei singoli settori, quali la bilateralità o il welfare da cui derivano prestazioni importanti per i lavoratori.

Criterio della revisione prezzi

Suscita perplessità anche la modifica al criterio della revisione prezzi che, se da un lato, non rappresenta una semplificazione, dall’altro, introduce un meccanismo di calcolo complicato e di difficile gestione.

Valorizzazione delle piccole imprese

Apprezzabile, invece, l’intento del legislatore di valorizzare le piccole imprese, sia attraverso la previsione di una facoltà delle stazioni appaltanti di riservare loro il diritto di partecipare alle gare, che di eseguire in subappalto il 20% delle prestazioni. Tuttavia, andrà verificata caso per caso l’effettiva traduzione dei principi in comportamenti virtuosi delle stazioni appaltanti e degli operatori.

Consorzi

CNA e Confartigianato esprimono poi un giudizio negativo sull’estensione dell’obbligo ai consorzi tra imprese artigiane di indicare nell’offerta le imprese consorziate, data la loro natura diversa rispetto ai consorzi stabili.

Restauratori beni culturali tutelati

Desta preoccupazione l’introduzione di una disciplina transitoria, senza specificare la durata, per individuare i restauratori idonei alla progettazione e direzione lavori su beni culturali tutelati. Disposizione, quest’ultima, che non tiene debitamente conto dei numerosi operatori qualificati già presenti.

Sistema di attestazione SOA

Infine, CNA e Confartigianato sollecitano la revisione del sistema di attestazione SOA nell’ottica di semplificazione, alleggerimento dei costi, valorizzazione di criteri di verifica formale e sostanziale delle capacità realizzative e delle competenze tecniche.

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