Riportiamo di seguito la nota diffusa dalla Federazione FINCO in merito al parere emesso dalla Commissione Ambiente della Camera Deputati sul testo del Correttivo al Codice Appalti.
"Speriamo vivamente che il Governo non voglia prendere in alcuna considerazione il parere emesso dalla Commissione Ambiente della Camera Deputati, per solito di orientamento migliorativo rispetto alle normative in fierì sugli appalti, per la parte che prevede un gravissimo passo indietro rispetto al testo del Correttivo, laddove suggerisce di confermare la possibilità per l’appaltatore di utilizzare ai fini della qualificazione per i Lavori Pubblici le lavorazioni affidate in subappalto. In frontale, peraltro, contrasto con la Legge Delega che – ai fini della qualificazione – fa esplicito riferimento ai lavori effettivamente svolti.
Si rimane dunque basiti, tenuto anche conto che l'Esecutivo (Mininfrastrutture), dopo tempo, ha finalmente acquisito che la qualificazione deve essere attribuita a coloro che effettivamente i lavori li eseguono. Con quanto ciò comporta in termini di qualità dell'opera, manutenzione e durata nel tempo , sicurezza attiva ( per i lavoratori) e passiva (per gli utenti).
Ripetiamo la metafora, anche se non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire: il fatto di organizzare una sala operatoria non vuol dire essere un chirurgo!
Non c’è troppo da girare intorno su questo argomento specie poi quando succedono gli incidenti con le relative , successive, lacrime di coccodrillo.
Questo parere è un assist alle scatole vuote e sarebbe un colpo fatale alla qualità delle opere!!
Ed è davvero stupefacente un tale passo indietro considerando anche che nelle due audizioni che come Finco abbiamo avuto solo negli ultimi tre mesi sul tema presso la citata Commissione ed in cui abbiamo fortemente ribadito il concetto che i lavori vanno fatti fare a chi li ha effettivamente eseguiti e li sa fare e non regalati come qualificazione a chi ha organizzato l’appalto, nessuno dei Deputati presenti ha eccepito.
Appare inoltre ultronea nel medesimo Parere, e fuori contesto, l’insistenza sulle Casse Edili ipotizzando in maniera del tutto illogica il fatto che sono specifici contratti ( uno solo a ben vedere...) a garantire la sicurezza e non la reale qualificazione dell’impresa: questo approccio è del resto in linea con la logica di consentire di qualificarsi anche a chi i lavori NON li ha eseguiti.
I fatti relativi agli incidenti vanno in tutt'altra direzione , ma anche qui non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere...
La Giunta Finco sì augura davvero che il Governo non voglia seguire l’indicazione della Commissione Ambiente nel parere di cui trattasi, i cui aspetti positivi, che pure ci sono su altri temi, sono purtroppo disintegrati dall'enormità di quanto sopra".