“Il correttivo al Codice dei contratti approvato il 21 ottobre 2024 in Consiglio dei ministri segna la volontà del governo di dare una risposta veloce alle diverse criticità segnalate negli ultimi mesi dal settore”, ha commentato l’ing. Andrea De Maio, Presidente di Fondazione Inarcassa. “Per questo motivo il nostro giudizio è complessivamente positivo, malgrado persistano ancora diverse criticità che pesano sul futuro della libera professione dell’area tecnica” ha dichiarato De Maio.
Equo compenso
“È importante che il Correttivo abbia confermato l’applicazione ai rapporti con le P.A. del principio intangibile dell’equo compenso, previsto dall’attuale art. 8 del Codice. L’auspicio - continua il presidente di Fondazione Inarcassa - è che ora esso trovi finalmente piena attuazione, ponendo fine alla pessima abitudine di alcune stazioni appaltanti di indire procedure per affidamenti di incarichi a titolo gratuito, come recentemente accaduto al Comune di Lecce”.
Requisiti di partecipazione
Inoltre: “bene il correttivo per quanto riguarda i requisiti di partecipazione previsti all’art. 100 dove si prevede un ampliamento dei periodi di riferimento per la dimostrazione del fatturato ai migliori tre degli ultimi cinque anni, e del curriculum professionale agli ultimi dieci anni”.
I nodi critici
“Restano, invece, i nodi critici dell’appalto integrato e della mancata regolamentazione degli accordi quadro applicati alle prestazioni intellettuali. Per questo motivo continueremo a sollecitare l’attenzione del legislatore nella consapevolezza che occorre maggiore concorrenza e apertura del mercato per i liberi professionisti” conclude il Presidente De Maio.