Affidamento ‘a chilometro zero’, gare al massimo ribasso fino a 2 milioni di euro, semplificazione delle procedure di accesso alle gare pubbliche con il principio dell’interoperabilità delle banche dati, limite all’ambito di applicazione dei criteri ambientali minimi nell’edilizia, nuova definizione di rating d’impresa non penalizzante per le piccole imprese.
Sono queste alcune importanti modifiche di interesse per l'edilizia contenute nel testo definitivo del decreto correttivo del nuovo Codice dei contratti, che sarà pubblicato entro il 19 aprile sulla Gazzetta Ufficiale.
“Modifiche positive che recepiscono le sollecitazioni di Anaepa-Confartigianato per consentire agli artigiani e alle piccole imprese di cogliere le opportunità del mercato degli appalti pubblici, come indicato dalle Direttive europee ispiratrici della riforma del Codice dei contratti pubblici”. Questo il primo commento del Presidente di Anaepa, Arnaldo Redaelli all’indomani dell’approvazione finale del decreto in Consiglio dei Ministri.
FILIERA CORTA. In attesa di conoscere i dettagli del testo definitivo, Redaelli esprime soddisfazione per la valorizzazione della filiera corta con modalità di affidamento ‘a chilometro zero’ fortemente sostenuta dall’ANEAPA: si tratta della possibilità per le stazioni appaltanti di riservare la partecipazione alle micro, piccole e medie imprese che abbiano sede legale e operativa nel territorio regionale di esecuzione dei lavori per una quota non inferiore al 50% del totale delle aziende partecipanti. Una misura che fa parte di un documento di proposte di modifica avanzate dal Tavolo della filiera delle costruzioni - del quale fanno parte oltre ad Ance, Cna, Confapi Aniem, Casartigiani, Claai, Oice, Anaepa Confartigianato e Alleanza Cooperative italiane – e presentato nei giorni scorsi – LEGGI TUTTO - in vista dell’approvazione del Correttivo al Codice.
Tra le altre proposte di modifica evidenziate dalla filiera e in maniera particolare dall’Anaepa, c’è l'innalzamento da uno a due milioni la soglia di utilizzo del criterio del prezzo più basso per assegnare le opere con l’applicazione dell’esclusione automatica delle offerte anomale con metodo “antiturbativa” e l’eliminazione del sorteggio per partecipare alle procedure negoziate che finisce per svilire la qualità delle imprese. Confermati anche i vincoli sul subappalto al 30% del valore complessivo del contratto, nonostante il rischio di una procedura di infrazione Ue, ventilato da una lettera inviata al Governo da Bruxelles (LEGGI TUTTO).
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