Italia come “backbone” strategico nel Mediterraneo per l’importazione di materie prime energetiche e il piano Mattei cominciano a prendere forma. L’affrancamento dalle forniture russe e la conseguente fine della dipendenza europea si avvicinano. Così come i target climatici europei.
Proprio ieri, a Bruxelles, si è svolta la cerimonia di firma di una dichiarazione di intenti tra i governi di Italia, Germania e Austria che mira ad accelerare lo sviluppo di un corridoio di importazione di idrogeno che colleghi i tre Paesi. Per l’occasione erano presenti ministri e alti funzionari dei tre Paesi e il Commissario europeo per l'Energia, Kadri Simson.
www.south2corridor.net
Il corridoio attraverserà l’Italia da sud a nord
Il corridoio Sud dell’idrogeno, denominato SoutH2, è già stato selezionato a livello europeo come Progetto di interesse comune (Pci). Il partenariato trilaterale con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza energetica per i principali cluster di domanda industriale dei rispettivi Paesi, sostenendo allo stesso tempo gli obiettivi climatici dell’Unione Europea.
Il nuovo idrogenodotto, che vede Snam tra le società promotrici, sarà lungo circa 3.300 km e collegherà il Nord Africa all’Italia, all’Austria e alla Germania. Sarà una delle cinque infrastrutture fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi del Piano RepowerEu, che prevedono l'importazione di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile o verde (prodotto grazie a fonti di energia rinnovabile come solare ed eolico) entro il 2030. Questo flusso dovrebbe permettere inoltre di sviluppare un mercato europeo dell’idrogeno e fondamentale anche per decarbonizzare i settori particolarmente energivori, cosiddetti ‘hard to abate’.
Il progetto, ha commentato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, “è stato fortemente sostenuto dall’Italia sin dall’inizio. È un’iniziativa importante per i nostri Paesi, per l’Europa e per l'Africa. Sviluppare il potenziale dell’energia pulita del continente africano e collegarlo all'Europa, promuovendo la crescita e la sicurezza su entrambe le sponde del Mediterraneo, è tra le priorità del governo italiano”. Il progetto “rientra nello spirito del piano Mattei, che mira a partenariati reciprocamente vantaggiosi con i Paesi africani”, ha concluso il Ministro.
I benefici del Corridoio SoutH2
Riassumendo, dal sito ufficiale, si possono evincere quelli che, ci si auspica, possano essere i principali benefici del Corridoio SoutH2, ovvero:
- significativa capacità di trasporto dell’idrogeno utilizzando principalmente le infrastrutture esistenti;
- gasdotti riconvertiti per un trasporto più efficace, competitivo e sostenibile;
- fornitura all’Europa centrale di una quantità significativa di energia a prezzi accessibili sbloccando l’idrogeno verde a bassissimo costo con un vasto potenziale;
- servizio per i principali agglomerati di domanda di idrogeno nell’Europa centrale;
- riduzione di emissioni di CO2 in tutti i paesi lungo l'intero percorso;
- importante contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici europei e nazionali;
- sicurezza dell’approvvigionamento di idrogeno attraverso i collegamenti ai depositi lungo l’intero percorso;
- diversificazione delle rotte di importazione.