Dopo tre anni consecutivi di crescita, il numero di immatricolati ai corsi universitari ha registrato una flessione: i 265.786 nuovi iscritti nell’anno accademico 2017/2018 costituiscono il 57,2% dei diplomati agli Esami di Stato delle scuole superiori dell’estate 2017, contro il 59,3% del 2016/2017 quando gli immatricolati erano quasi 275mila. In altre parole, circa 4 diplomati delle superiori su 10 non hanno proseguito gli studi dopo l’esame di maturità.
Questo minor interesse verso gli studi universitari coinvolge anche i corsi in ingegneria che registrano un calo di immatricolati pari al 3,5%. Va aggiunto, però, che l’ingegneria si conferma la principale scelta dei giovani, raccogliendo oltre il 15% degli immatricolati. E’ quanto emerge dalla consueta analisi del Centro Studi CNI che ha elaborato i dati forniti dall’Ufficio statistica del MIUR.
La flessione registrata dal nostro rapporto – afferma Giuseppe Margiotta – Presidente del Centro Studi CNI – relativamente ai corsi di ingegneria, si inserisce sicuramente all’interno della flessione generalizzata delle immatricolazioni. Tuttavia, essa risente anche del calo di interesse dei giovani verso i corsi delle classi del settore civile e ambientale che fanno registrare un calo del 10% rispetto all’anno accademico precedente.
Il calo di immatricolazioni ha ripercussioni anche sulla composizione per genere degli immatricolati. Si assiste, infatti, a un ridimensionamento della componente femminile: negli ultimi tre anni la quota di immatricolati di genere femminile nei corsi di ingegneria è scesa dal 26,1% al 24,6%. Resta sostanzialmente invariato il numero di immatricolati nei corsi in Ingegneria dell’informazione che, anzi, fanno registrare un leggero aumento (+0,2% rispetto all’anno accademico 2016/17), mentre i corsi di laurea in Ingegneria industriale, pur con una riduzione del numero di immatricolati pari al 3,6%, si confermano i corsi preferiti dai giovani accogliendo oltre il 40% degli immatricolati ai corsi in ingegneria.
I corsi in ingegneria si confermano anche per l’anno accademico 2017/18 quelli con il maggiore numero di immatricolazioni, sebbene il divario con i corsi dell’ambito economico-statistico si sia notevolmente assottigliato: 40.494 pari al 15,2% di tutti gli immatricolati (contro il 14,9% dei corsi economici-statistici) quasi 1.500 in meno rispetto all’anno accademico precedente.
In allegato il rapporto