di Brigitte Dero, Direttore Generale di VinylPlus
Il 2015 è un anno cruciale per un’azione globale che assicuri un futuro sostenibile per tutti. Due incontri internazionali di alto livello in autunno definiranno l'agenda globale e tracceranno il cammino fino al 2030: il Summit delle Nazioni Unite per l’adozione dell'agenda di sviluppo post-2015, a New York, in settembre; e il Summit di Parigi sul Clima (COP21) a dicembre.
Contrastare i cambiamenti climatici e promuovere programmi di sviluppo sostenibile sono due facce della stessa medaglia che si rafforzano reciprocamente. Governi, istituzioni, ONG, industria, organizzazioni pubbliche e private, tutti sono chiamati ad affrontare queste sfide globali.
More Vinyl, Less Carbon
Il tema del Vinyl Sustainability Forum di quest'anno “More Vinyl, Less Carbon” sintetizza la principale sfida per il PVC nei i prossimi anni, ma conferma anche come l’Impegno Volontario VinylPlus stia già affrontando i cambiamenti climatici, migliorando la sostenibilità dei prodotti e guidando l'industria europea del PVC verso un economia circolare.
Fare meglio con meno
Secondo i principi di un’economia circolare descritti nella Roadmap dell'UE verso un Europa Efficiente nell’Impiego delle Risorse e nel Piano d’Azione “Produzione e Consumo Sostenibili”, le imprese devono ri- pensare e ri-progettare i loro prodotti e processi per ridurre il consumo di materie prime ed energia, allungare il loro ciclo di vita, riutilizzare e riciclare il più possibile.
Il PVC è una delle materie plastiche più diffuse al mondo. Grazie alla sua versatilità, il PVC è ampiamente utilizzato in una vasta gamma di applicazioni industriali, tecniche e di largo consumo. Il PVC è intrinsecamente un materiale plastico a ‘basso impiego di carbonio’ (il 57% del suo peso molecolare è cloro, derivato dal sale comune, il 5% è idrogeno e il 38% carbonio, rispetto ad esempio all’86% di carbonio del polietilene e al 92% di carbonio del polistirene), e consuma meno energia primaria nella fase di produzione rispetto ad altri materiali plastici comunemente utilizzati. Naturalmente, come qualsiasi materiale e attivita? umana, ha una carbon footprint e un impatto sull'ambiente.
Attraverso l'iniziativa VinylPlus, l'industria europea del PVC mira a ridurre progressivamente le emissioni di gas serra (GHG – Green House Gas) lungo l'intera filiera produttiva: identificando e misurando l'impronta GHG di tutti i componenti e processi produttivi; stabilendo obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra; cercando di aumentare l'uso di energia rinnovabile e di tecnologie in grado di accrescere l'efficienza dei materiali utilizzati; e implementando questi impegni con partner commerciali e stakeholder.
Sono già in atto iniziative in questo senso tra le quali, ad esempio, l'obiettivo di una riduzione del 20% entro il 2020 nel consumo di energia per la produzione di PVC resina (-10,2% ad oggi); la definizione di una nuova metodologia chiamata “EPDplus”, per valutare l'uso delle sostanze impiegate come additivi nei prodotti in PVC in una prospettiva di sviluppo sostenibile, che integra gli attuali standard delle Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPDs) con i criteri di sostenibilità di The Natural Step (TNS); lo studio di valutazione sulla fattibilità della produzione di PVC resina con etilene da biomasse, dissociando così la produzione di plastica dal consumo di petrolio.
Più riciclo, miglior PVC riciclato
“VinylPlus può essere considerato come un’iniziativa di riferimento per l’economia circolare” ha dichiarato Gwenole Cozigou, Direttore del DG Growth (Direzione Generale Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI) della Commissione Europea al Vinyl Sustainability Forum 2015. L'industria europea del PVC sta gestendo i flussi di rifiuti con un approccio controllato del ciclo di vita e, sebbene ci sia ancora del lavoro da fare in questo ambito per raggiungere l'obiettivo di VinylPlus di riciclare 800.000 tonnellate di PVC all’anno entro il 2020, il riciclo del PVC sta diventando un business economicamente percorribile. Nel 2014 la quantità di PVC a fine vita riciclato nell’ambito di VinylPlus è stata di 481.000 tonnellate, pari a circa il 20% del totale dei rifiuti derivanti da PVC, secondo una stima del 2013 della società tedesca di ricerche di mercato Consultic.
È stato calcolato che con il PVC riciclato è possibile ottenere un risparmio di CO2 fino al 92%: la domanda di energia primaria del PVC riciclato è generalmente tra il 45% e il 90% inferiore rispetto alla produzione di PVC vergine (a seconda del tipo di PVC e del processo di riciclo). Inoltre, secondo una stima prudenziale, per ogni kg di PVC riciclato, vengono risparmiati 2 kg di CO2. Su questa base, il risparmio di CO2 derivante dal riciclo di PVC in Europa è attualmente intorno a 1 milione di tonnellate l'anno.
Inoltre, secondo uno studio condotto da TAUW, una società europea indipendente di consulenza e ingegneria, per riciclare 500 tonnellate all’anno di PVC è necessario, in media, l’impiego di un lavoratore. Di conseguenza le 481.000 tonnellate di PVC riciclate nel 2014 hanno contribuito alla creazione di circa 1.000 posti di lavoro diretti negli impianti di riciclo.
Meno emissioni e trasporto sicuro
VinylPlus sta cercando di ridurre le emissioni di gas serra connesse al trasporto, in tutte le fasi della filiera, lavorando insieme ai fornitori di servizi di trasporto per lo sviluppo di modelli di trasporto sicuri, trasparenti ed efficaci e per misurare e comunicare i progressi agli stakeholder, e identificare aree di miglioramento.
Consumo sostenibile
VinylPlus intende ad aiutare gli utenti finali di prodotti in PVC a ridurre le proprie emissioni di gas serra, lavorando con gli stakeholder (compresi i distributori) per identificare settori, prodotti e servizi per i quali il PVC offre benefici climatici e altri vantaggi in termini di sostenibilità.
I prodotti in PVC risparmiano energia durante l'uso, e sono essenziali in tecnologie per le energie rinnovabili. Alcuni esempi sono: tubi trasparenti per foto-bioreattori, celle fotovoltaiche su membrane in PVC riflettenti per tetti, pale eoliche, tubi a pressione in progetti geotermici, tubi in impianti di biogas o membrane di supporto per pannelli solari.
Ambiente competitivo e quadro politico prevedibile
VinylPlus sta mantenendo i suoi impegni e lo sta facendo nonostante il contesto europeo sia mutato – a causa della crisi economica, dalla quale progressivamente stiamo uscendo, ma anche di oneri normativi emersi nel corso del tempo. È importante, però, che l'industria europea del PVC rimanga competitiva per poter continuare ad investire nel programma VinylPlus e contribuire alla transizione ad una società e un economia resilienti, a basse emissioni di carbonio. La competitività dell’industria europea del PVC dipende da due fattori principali: costi di energia e materie prime competitivi – e attualmente la politica energetica e climatica dell'UE non sostiene la competitività dell'industria a livello mondiale.
L'industria europea del PVC si augura che un solido accordo globale al Summit di Parigi sul Clima (COP21) definisca il quadro politico affidabile e prevedibile necessario per contrastare efficacemente i cambiamenti climatici, evitando al contempo distorsioni economiche e nella concorrenza e prevenendo trasferimenti di emissioni di carbonio tra regioni e settori.