“A fronte di due cicli recessivi, particolarmente acuti nel settore delle costruzioni”, i policy makers, anziché optare per una strategia fiscale anticiclica, “hanno attuato una politica fiscale prociclica che ha visto allargare la forbice tra spesa in conto capitale e spesa corrente”.
È la lucida analisi di Confartigianato che, a proposito della crisi del settore delle costruzioni, osserva come la spesa in conto capitale – che comprende gli interventi di manutenzione straordinaria – mostra un tendenza alla diminuzione: la spesa della PA in conto capitale nel 2014 è pari a 36,0 miliardi, pari al 2,2% del Pil ed è scesa di 1,2 punti rispetto al 3,4% del Pil registrato nel 2009.
I DATI ISTAT SUI PERMESSI DI COSTRUIRE. L’analisi degli ultimi dati sui permessi di costruire pubblicati nei giorni scorsi dall’Istat – LEGGI TUTTO - evidenzia che nel secondo semestre del 2014 l’edilizia residenziale presenta una contrazione rispetto allo stesso periodo del 2013, nel dettaglio del -12,2% per le abitazioni e del -13,6% per la superficie utile abitabile. Anche l’edilizia non residenziale registra una diminuzione del 10,8% rispetto al secondo semestre del 2013.
Nell’arco di dieci anni i permessi di costruire di abitazioni in nuovi fabbricati residenziali si sono ridotti dell’83,1%, passando dai 278.602 del 2005 ai 47.130 del 2014 (una media di 5,8 autorizzazioni per comune, 1 ogni 2 mesi), evidenziando – osserva Confartigianato - come le policy di rilancio del settore si devono focalizzare su riuso e manutenzione del patrimonio esistente, attività che vanno sostenute da una maggiore spesa pubblica.