Il 2015 è un nuovo anno critico per il settore delle costruzioni: l’indice di produzione registra, rispetto al 2014, una ulteriore variazione negativa (-1,8 per cento); anche gli indicatori dei permessi di costruire confermano la fase sfavorevole: il numero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali presenta una variazione tendenziale del -0,3 per cento nel primo trimestre 2015, del -18,9 per cento nel secondo, del -10,4 per cento nel terzo e del -18,3 per cento nel quarto trimestre.
È quanto rileva l'Annuario statistico italiano 2016, pubblicato oggi dall'Istituto nazionale di statistica.
Significative sono anche le diminuzioni della superficie utile nel confronto con gli analoghi trimestri del precedente anno: i livelli dell’ultimo semestre 2015 scendono per la prima volta sotto la soglia dei 900 mila metri quadri. Negli ultimi tre trimestri del 2015 l’edilizia non residenziale presenta, invece, un’inversione di tendenza registrando, rispetto all’anno precedente, aumenti che la portano ad attestarsi sul valore di circa 2 milioni di metri quadri nel quarto trimestre 2015.
Per quanto riguarda i permessi di costruire, nel corso del 2014 ne sono stati ritirati per 16.947 nuovi fabbricati destinati ad uso prevalentemente abitativo, con una riduzione dell’11,9 per cento rispetto al 2013. A questi corrisponde un volume complessivo, fra nuovi fabbricati e ampliamenti, in calo del 12,9 per cento rispetto all’anno precedente. La dimensione media dei nuovi fabbricati residenziali rimane stabile in termini di abitazioni (2,8 sia nel 2013 che nel 2014), volume (1.240 metri cubi rispetto ai 1.256 del 2013) e superficie totale (425 metri quadrati rispetto ai 426 del 2013). Cresce di poco la superficie utile media per unità abitativa, che passa da 85,8 metri quadrati del 2013 a 85,9 del 2014.
In calo anche i nuovi fabbricati e gli ampliamenti destinati ad un utilizzo prevalentemente non abitativo che nel 2014, rispetto al 2013, presentano un decremento sia del volume (-9,0 per cento) sia della superficie (-9,9 per cento).